Pastorano (Ce) – Si era spogliato di tutti i suoi beni intestandoli alla moglie e a qualche prestanome per non pagare i debiti con il Fisco, ma continuava a mantenere un tenore di vita alto e ben “visibile” all’esterno, fatto di viaggi in resort di lusso, capi di abbigliamento firmati, orologi e gioielli e auto sportive di alto livello.
Per un imprenditore 43enne di Pastorano, è così scattato su ordine del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il sequestro di tutto il suo patrimonio, in parte occulto, per un valore di oltre mezzo milione di euro (555.614 euro); con l’imprenditore sono indagati, per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, anche la moglie e altre due persone. La Guardia di Finanza di Capua ha apposto i sigilli a conticorrenti, ad una fiammante Porche Cayenne presa in leasing di recente, a due immobili che il 43enne aveva venduto fittiziamente: il primo, ubicato a Teverola e del valore di 400mila euro, era stato ceduto al datore di lavoro della moglie, il secondo, situato a Trentola Ducenta, alla stessa consorte, che lo aveva a sua volta donato ai figli.
Tutte operazioni ritenute simulate dai finanzieri coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, che non hanno trovato alcun traccio di passaggio di danaro tra le parti. I soldi invece – hanno accertato gli inquirenti – erano finiti sui conti di una società amministrata dalla moglie dell’imprenditore, ed erano serviti per acquistare due auto di lusso, tra cui una Porche Macan; dai controlli di polizia effettuati su strada, è emerso che 43enne avrebbe utilizzato proprio la Macan per i suoi spostamenti. E’ stata Equitalia a segnalare alle Fiamme Gialle che il 43enne aveva simulato la vendita dei suoi beni per sfuggire al Fisco; l’imprenditore aveva infatti accumulato debiti tributari per non aver pagato le imposte dirette e l’Iva negli anni dal 2006 al 2012.