Mondragone (Ce) – Un pomeriggio intenso, fatto di cori, striscioni e slogan. Tutto per l’arrivo a Mondragone del leader della Lega, Matteo Salvini. Di sicuro non ci si aspettavano tappeti rossi e lancio di fuori (è stata lanciata acqua), ma “l’accoglienza” ha impegnato le forze dell’ordine che hanno controllato che tutto potesse andare nel verso giusto o comunque che i rischi fossero ridotti al minimo. Alla fine qualche scontro c’è stato e cariche di alleggerimento pure. Insomma, momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine che non hanno reso il pomeriggio sereno.
Salvini, in ritardo rispetto alla tabella di marcia, è arrivata nel centro che è salito alla ribalta della cronaca per la questione del palazzo ex Cirio e alla fine ha preso la parola, non durante il comizio perchè questo è stato annullato.
“Noi chiediamo una squadra pulita e liste pulite. Non voglio commentare la scelta ma va bene così“. L’allusione è alla decisione del capogruppo alla Regione Campania, Armando Cesaro, figlio dell’esponente di Forza Italia, Luigi Cesaro, coinvolto coi fratelli in un’inchiesta della magistratura napoletana, di non ricandidarsi. Per il centrodestra concorrerà Stefano Caldoro ma il leader della Lega non ci sarà alla conferenza di presentazione.
“Domani sarò a Roma ma ci saranno i coordinatori regionali. Prima, se i centri sociali me lo permetteranno, sarò a Castelvolturno. D’accordo con la nomina di Caldoro? Sulle ipotesi non si costruisce nulla, lavoriamo con questa squadra per mandare a casa De Luca”.