Marcianise (Ce) – “E’ la seconda volta, in poche settimane, che il complice dei falsari minaccia la chiusura dell’ospedale di Marcianise. Lo ha fatto qualche giorno orsono per la presenza di odori maleodoranti provenienti dalla zona industriale di Marcianise. Accortosi dell’errore il sindaco è stato costretto a una pietosa retromarcia. Oggi minaccia nuovamente la chiusura del nostro nosocomio per la presenza di rifiuti, pubblicando foto vergognose“.
Lo scrive il coordinamento dei partiti e dei movimenti di opposizione al sindaco Antonello Velardi che, in un manifesto dal titolo “Fermate questo pazzo!”, attacca duramente il primo cittadino il quale ha minacciato più volte di chiudere l’ospedale cittadino.
“Velardi – continua il coordinamento dell’opposizione – tuttavia dimentica che la competenza per il servizio di raccolta dei rifiuti del presidio ospedaliero di Marcianise è esclusiva del Comune. Dunque se lì c’erano rifiuti la responsabilità è ed esclusivamente sua. Risulta alle opposizioni che la locale Direzione sanitaria aveva da più giorni sollecitato la rimozione giacenti e non rimossi da oltre un mese. Risulta che la direzione sanitaria si sia rivolta anche alle forze di polizia. Ci domandiamo perché lo stia facendo: a) per autocelebrarsi, come ama fare?; b) perché, come al suo solito, deve assecondare interessi di qualche speculatore interessato alla zona ospedaliera?; c) per essere accontentato in qualche sua richiesta? I cittadini – concludono le forze di opposizione – meritano risposte“.
Intanto, dopo l’accumulo di rifiuti dei giorni scorsi, l’area dell’ospedale interessata è stata ripulita ed è proprio il sindaco, Antonello Velardi, in un post su Facebook, a mostrare le foto.
“Sto chiedendo vivamente – dichiara il primo cittadino – un’azione più ficcante nella zona dell’ospedale, su cui non ho competenza, ma per garantire almeno un minimo decoro. Fino a ieri c’erano montagne di rifiuti accatastati. Su questi rifiuti c’è stata una lunga corrispondenza burocratica nelle ultime settimane. Inutile, dannosa. Non si capisce chi è il responsabile, chi non fa il proprio dovere. È un rimpallo continuo, come tra i migliori burocrati. Ho già spiegato che se continua questo andazzo chiudo l’ospedale: la sporcizia non è ammessa da nessuna parte, in ospedale ancor di più“.