Rifiuti, azienda colpita da interdittiva sospende addetti vicini ai clan

La Senesi spa, società con sede a Fermo nelle Marche che gestisce il servizio di raccolta rifiuti in diversi comuni del Casertano, tra cui Aversa, Castel Volturno, Mondragone, Casal di Principe, ha sospeso 12 dipendenti ritenuti contigui ai clan camorristici. Lo spiega con una nota il portavoce della società Antonio Carano. Qualche giorno fa la Senesi è stata colpita da un’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Fermo, mentre la scorsa settimana è finito in manette per corruzione, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Catania, l’amministratore delegato della società Rodolfo Briganti. Nella nota, Carano chiarisce che il provvedimento di interdittiva “è completamente estraneo alla nota operazione dell’Autorità Giudiziaria di Catania”, e che “le ragioni poste a fondamento di tale misura sono da ascrivere esclusivamente alla prospettata contiguità di alcuni dipendenti, attualmente in servizio presso taluni cantieri siti in Campania (Mondragone e Castelvolturno per la gran parte), con esponenti della malavita organizzata”. “L’azienda – prosegue la nota – è completamente estranea ed inconsapevole rispetto a tali relazioni in quanto ha dovuto assorbire tali dipendenti tramite la procedura obbligatoria, cosiddetta del “passaggio di cantiere”, che viene applicata – al momento del subentro nell’esecuzione del servizio – di concerto con gli Uffici provinciali del Lavoro, le Organizzazioni sindacali e con i Comuni interessati e, quindi, senza alcun potere discrezionale all’atto delle relative assunzioni”. Oltre ai 12 dipendenti sospesi, è stata verificata la posizione di altri 5 nominativi, ma è risultato che essi “hanno cessato da tempo ogni rapporto di lavoro con Senesi S.p.A. e sono attualmente dipendenti di altre aziende del settore”.