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Reggia, prove di disgelo tra il direttore Felicori e i sindacati

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Caserta – Prove di disgelo tra il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori e i rappresentanti sindacali dei lavoratori. Ieri nel corso della riunione cui hanno preso parte i delegati nazionali dei dipendenti, in particolare Claudio Meloni della Fp-Cgil, Sandro Porzia di Federazione Intesa, Enzo Feliciani della Uil-Pa, i sindacalisti hanno posto sul tavolo alcuni temi ritenuti fondamentali per poter tornare ad avere relazioni costruttive: al direttore è stato in particolare chiesto il ritiro dei provvedimenti disciplinari presi nelle scorse settimane e la rimodulazione di tutto ciò che riguarda il personale dell’area di vigilanza, ovvero una riorganizzazione dei turni per rendere più efficiente il servizio soprattutto nelle giornate di maggiore affluenza di visitatori.

Il direttore ha chiesto una settimana di tempo, e la riunione è stata aggiornata a lunedì 6 novembre; per quella data Felicori dovrebbe portare probabilmente un organigramma nuovo o aggiornato, e la decisione sull’eventuale ritiro dei provvedimenti; il manager bolognese chiarirà anche quanto emerso nei giorni scorsi, quando i carabinieri hanno sorpreso presso uno dei varchi di accesso della Reggia, quello della frazione di San Leucio ubicato nei pressi della fontana di Diana e Atteone, uno degli autisti del bus della City SightseeingNapoli, che portano i turisti due volte al giorno dal porto di Napoli alla Reggia due volte al giorno, intento ad aprire il cancello con delle chiavi in proprio possesso. I militari hanno relazionato della circostanza la direzione.

Questa mattina i lavoratori si sono poi riuniti in un’assemblea durata tre ore (tra le 8:30 e le 11:30) in cui hanno preso atto di quanto emerso ieri; non ci sono stati disagi per i visitatori nonostante oltre la metà dei dipendenti fosse impegnata nell’assemblea sindacale. “Ci aspettiamo che la gestione della Reggia rientri nell’ordinarietà e non sia più improntata più alla straordinarietà” dice il dipendente nonché coordinatore della Uil-Pa Angelo Donia, che lo scorso anno finì nell’occhio del ciclone mediatico dopo una lettera che i sindacati inviarono al direttore in cui gli segnalavano vari problematiche e lo accusavano di trattenersi in ufficio oltre l’orario di chiusura.

E’ arrivato il momento – dice Donia – che il Direttore ci ascolti per il bene della Reggia. Bisogna ristabilire corretti rapporti sindacali, e per farlo Felicori, come richiesto ieri dai rappresentanti nazionali, deve ritirare i provvedimenti disciplinari, che noi riteniamo illegittimi, e che sono stati emanati senza il rispetto delle procedure e affissi in bacheca violando la privacy”. Nicola Oliva, dipendente nonché delegato Fp-Cgil, auspica “aperture da parte di Felicori nel giro di pochi giorni”. Luigi Mottola, addetto e delegato Fip-Cisl, afferma che “la disponibilità di Felicori c’è stata; per risolvere i problemi di Palazzo Reale c’è bisogno di un confronto e non di scontro tra sindacati e direttore”. “All’interno della Reggia – sottolinea Carmine Egizio, delegato di Federazione Intesanon c’è un clima sereno, anche per questo sono venuti i rappresentanti nazionali. Ci aspettiamo risposte positive dal direttore”.  

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