Caserta – Si avvia alla conclusione il viaggio della decima edizione del Festival dell’Impegno Civile, la rassegna dedicata all’impegno civile e unica interamente realizzata nei beni confiscati alle mafie. Un viaggio dalle “terre di gomorra” alle Terre di Don Peppe Diana iniziato il 12 giugno scorso a Casal di Principe e che si concluderà il 5 agosto a Sessa Aurunca.
Prossima tappa a San Felice a Cancello venerdì 28 e sabato 29 luglio nella casa confiscata di Vico Tre Giri con testimonianze di impegno civile e cittadinanza attiva. Si partirà alle ore 18 di venerdì con l’inaugurazione della mostra “Il coraggio dell’impegno” prodotta dagli studenti del liceo “Don Gnocchi” di Maddaloni.
A seguire, alle 18,30, l’incontro/confronto con Benedetto Zoccola, protagonista del libro “Il mio nome è Zoccola e per la camorra sono un figlio di puttana” scritto da Ismaele La Vardera, giornalista delle Iene, con prefazione di Roberto Saviano. Benedetto Zoccola è un commerciante di Mondragone (CE) che ha rifiutato di pagare il pizzo alla camorra e anzi, ha denunciato il tutto alle autorità di competenza. La camorra non si è fatta attendere e Benedetto è stato vittima di numerosi vessazioni, tra cui un attentato, che lo ha privato della vista e dell’udito dall’occhio e orecchio destro. Benedetto non si è arreso e ha continuato la sua eroica lotta in nome della giustizia e della legalità.
Sabato 29 a partire dalle ore 10,30 si parlerà di impegno civile e cittadinanza attiva con l’onorevole Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, Valerio Taglione, coordinatore del comitato Don Diana, Gianni Solino, referente provinciale di Libera Caserta, e Raffaele Sardo, giornalista di Repubblica. Alle 18,30 l’incontro sarà con il cantante Daniele Sansone della rock band A67 per parlare de “O sistema” nella musica popolare napoletana.