Santa Maria Capua Vetere – “Giunge nuova e con discreta sorpresa la notizia di un incontro in direzione sanitaria al Melorio con esponenti loco-regionali seguita da articoli e proclami sotto la bandiera di Campania libera”.
Lo dichiarano gli esponenti del Movimento 5 Stelle di Santa Maria Capua Vetere in seguito alle note diffuse dal gruppo Campania libera in cui si esprime preoccupazione per lo stato in cui versa il nosocomio sammaritano.
“Solenni propositi in favore ed in difesa del nosocomio cittadino – continuano i vertici locali dei pentastellati. Tavoli di lavori in costituzione, peccato che da anni non si muova nulla anzi il personale è sempre più anziano, attrezzature obsolete, problemi logistici. I grillini sammaritani dal lontano 2013 tengono viva l’attenzione con gazebo informativi a difesa del destino sul nosocomio cittadino pur potendo contare ben poche influenze nelle sacre stanze dei bottoni. Lo stesso non dicasi per gli esponenti delle altre forze locali”.
Il Movimento 5 Stelle di Santa Maria Capua Vetere si riferisce alle dichiarazioni di Mariagabriella Santillo, capogruppo consiliare di Campania libera, che qualche giorno fa si scagliava contro la politica cieca in atto che continuava a depotenziare i reparti dell’ospedale sammaritano.
“Sembra un ossimoro la presenza nel dibattito di formazioni politiche che esprimono il massimo vertice politico regionale, perché non intervenire in modo incisivo dall’alto della presidenza della regione Campania? Eppure bastava che gli stessi che oggi dicono di voler fare qualcosa contro il declino del nostro ospedale si fossero opposti alle decisioni del loro capo politico che ha distrutto la sanità in Campania. Dove stava cotanto acume politico quando i vertici regionali della medesima compagine affettavano senza pietà la sanità pubblica campana, sammaritana inclusa?”, concludono gli esponenti pentastellati di Santa Maria Capua Vetere.
Di circa due settimane or sono, lo ricordiamo, l’incontro tra il consigliere regionale di Campania libera, Luigi Bosco, e il direttore sanitario del presidio, Diego Colaccio. In quell’occasione, i vertici di Campania libera avevano affermato: “Il tempo dei proclami e delle promesse è finito”.