Caserta – Per il secondo giorno di fila gli immigrati irregolari hanno sfilato con le bandiere della Cgil per le strade di Caserta per reclamare tempi più brevi per il rilascio dei permessi di soggiorno.
Stamani però il corteo non era autorizzato, ed è così partito dalla stazione ferroviaria senza alcun cordone delle forze dell’ordine, mentre ieri un ampio schieramento ha accompagnato i quasi mille manifestanti lungo il tragitto. Il servizio d’ordine predisposto dalla Cgil, e composto dagli stessi immigrati in pettorina rossa, ha però retto bene e i disagi al traffico cittadino sono stati molto limitati, complice anche la pazienza e la comprensione degli automobilisti casertani. Tra le richieste avanzate dai manifestanti anche quella di concedere permessi di soggiorno per motivi umanitari, così come avviene per altre associazioni che si occupano di migranti.
Ecco quindi il perché dei permessi di soggiorno per motivi umanitari, che durano un anno e danno la possibilità al migrante irregolare di “rifiatare” in attesa che la sua posizione, burocrazia permettendo, si regolarizzi. Ad aprire il corteo, cui hanno preso parte circa 300 stranieri, per lo più africani, lo striscione “Siamo tutti migranti nel mare della precarietà”; in circa mezzora i manifestanti, zigzagando tra le auto in fila e urlando a squarciagola e con tono ritmato ”permesso di soggiorno”, hanno raggiunto piazza della prefettura.