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Migranti, avvocato cita lo Stato per il voto alle amministrative: “Regolari hanno diritto”

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Un atto di citazione contro lo Stato Italiano per far riconoscere il diritto di voto per le amministrative in capo a stranieri extracomunitari regolarmente residenti, è stato depositato presso il tribunale civile di Roma dagli avvocati Hilarry Sedu e Anna Salvati.

I due legali assistono un cittadino nigeriano residente a Castel Volturno, comune del Casertano dove vivono oltre 20mila immigrati, di cui circa 5mila in possesso di regolare permesso di soggiorno, mentre la restante parte – oltre 15mila – sono irregolari, e si tratta il più delle volte di lavoratori sfruttati senza alcun inquadramento contrattuale nei campi o in altri settori come l’edilizia. Il nigeriano firmatario dell’atto di citazione appartiene alla prima “categoria” di extracomunitari: risiede da anni in Italia con lavoro regolare, è in possesso sia della Carta per soggiornanti di lungo periodo nell’Unione Europea (ossia autorizzati al soggiorno a tempo indeterminato) che della carta di identità, ha figli nati e cresciuti a Castel Volturno ma senza cittadinanza.

“Paga le tasse come qualsiasi altro cittadino italiano – spiega l’avvocato Sedu – eppure non può scegliere il proprio amministratore locale, parlo del sindaco ma anche del presidente della Regione. Questa è una vera e propria discriminazione che lo Stato Italiano, sollecitato sul punto anche dalla Corte di Giustizia Europea, deve immediatamente rimuovere. La legge dice che la tessera elettorale è rilasciata a chi ha la cittadinanza italiana, ma crediamo che in questo caso vada applicata direttamente, attraverso un’attività interpretativa, una norma di rango superiore qual è l’articolo 48 della Costituzione, che concede il diritto di voto a tutti i cittadini che hanno raggiunto la maggiore età; nella disposizione si parla genericamente di “cittadini”, per cui crediamo che anche gli stranieri, purchè regolari sul territorio dello Stato, abbiano diritto a partecipare alla vita della comunità in cui vivono e lavorano, votando alle amministrative”. Sedu e la Salvati avevano provato già nel gennaio 2019 a smuovere il “sistema”, presentando al Comune di Castel Volturno la richiesta di iscrivere il cittadino nigeriano e una connazionale alla lista degli elettori per le comunali che si sarebbero tenute pochi mesi dopo. Il Comune rispose però con un atto di diniego. Ora Sedu, avvocato italiano di origini nigeriane che da tempo si batte per il riconoscimento dei diritti civili a favore dei tanti extracomunitari, perlopiù africani, che vivono tra Castel Volturno e Napoli, ci riprova, puntando ancora più in alto. “La decisione di agire contro lo Stato Italiano ha anche un alto valore simbolico, perchè serve anche a marcare una differenza tra gli stranieri che da decenni sono in Italia e qui lavorano e soggiornano regolarmente, e i tanti irregolari presenti, la cui situazione danneggia purtroppo anche quelli che hanno documenti, che finiscono per essere ingiustamente discriminati”.  

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