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Meloni: “De Luca? Un cabarettista, alla Campania serve un operaio come Caldoro”

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Caserta – “De Luca è un cabarettista cui piace lanciare invettive, è un gran parolaio, ma in questa regione che ha enormi difficoltà servono operai. Per noi Caldoro è un operaio“. Così il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, in visita a Caserta, alla Camera di Commercio, dove ha incontrato il presidente dell’ente Tommaso De Simone e i rappresentanti delle associazioni delle categorie produttive. “Qui in Campania – ha proseguito la Melonic’è il più alto tasso di persone che si va a curare fuori regione e il tasso più basso di utilizzo dei fondi europei; sul piano dei rifiuti non si è fatto nulla, stesso discorso sul fronte delle bonifiche, nonostante le ingenti risorse ricevute. Io – ha concluso – sono una tale estimatrice delle invettive di De Luca,  che spero che dal 21 settembre De Luca possa dedicarsi solo a quelle“. Sulle polemiche relative agli oltre cento boss scarcerati durante la pandemia, e ancora agli arresti domiciliari nonostante il decreto voluto dal Guardasigilli Alfonso Bonafede che avrebbe dovuto agevolarne il ritorno dietro le sbarre, la Meloni usa parole sarcastiche. “Il sommo scarceratore di boss Alfonso Bonafede dovrebbe dimettersi” dice, per poi farsi seria. “Era prevedibile quello che sarebbe successo – ha aggiunto – perché lì la norma che dava ai boss la possibilità di chiedere la scarcerazione per motivi di salute andava annullata, non andava fatta una circolare interpretativa; lo avevamo denunciato che non avrebbe funzionato. Questa vicenda è un ulteriore scandalo in un Ministero che già si è dimostrato ampiamente scandaloso“. La Meloni è poi ottimista su quello che sarà il risultato delle elezioni del 20 e 21 settembre. “Andiamo a queste elezioni per vincere in ogni regione, non per partecipare. Lavoro per il sei a zero. Il tratto importante – ha proseguito – è che le due regioni amministrate dal centrodestra saranno verosimilmente riconfermate, le quattro amministrate dal centrosinistra sono in bilico. Questo perché c’è un centrodestra che sa governare e un centrosinistra che sta insieme solo per necessità, per impedire a noi di vincere le elezioni; sui territori loro tendenzialmente si schifano. Noi – ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italiastiamo insieme da anni per scelta“.

Sulla reale valenza della prossima tornata elettorale, la Meloni ha concluso dicendo a chiare lettere che “il test nazionale del 20 e 21 settembre non è il referendum costituzionale, questo è un bluff del Movimento Cinque Stelle, visto che la legge sul taglio dei parlamentari è stata approvata trasversalmente, anche da Fratelli d’Italia. Il vero test sul Governo sono le Regionali“.

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