Caserta – Lo Sporting Club Juvecaserta è stata esclusa dal campionato di serie A2. Lo ha deciso il Consiglio Federale della FIP (Federazione Italiana Pallacanestro), che si è riunito oggi a Roma; l’organo della Federazione ha deliberato sulla base dei controlli della ComTec, che già una settimana fa aveva dato parere negativo all’iscrizione della società casertana ritenendo non rispettati i requisiti minimi richiesti per il rapporto tra indebitamento, ricavi e patrimonio netto.
Vano lo sforzo del presidente Nicola D’Andrea, che aveva acquistato appena nel giugno scorso la proprietà del club acquisendola dall’ex patron Raffaele Iavazzi. Già nel 2017 la Juvecaserta, allora proprio di Iavazzi, non era riuscita ad iscriversi all’A2 e la vecchia società – Juvecaserta srl – era andata verso il fallimento; c’era stato un anno di stop del basket, poi lo stesso Iavazzi aveva creato lo Sporting Club Juvecaserta, iscrivendolo, nel 2018-2019, alla B1, dove ha disputato una stagione, per poi essere ripescato in A2 nel luglio del 2019, al posto di Pescara; sembrava che il club potesse risorgere, avendo scelto come allenatore Nando Gentile, cestista casertano con cui la Juvecaserta vinse il suo primo e unico scudetto nel 1991.
C’è stato poi il lockdown per la pandemia e la chiusura anticipata della stagione, quindi a giugno l’ex ciclista D’Andrea, oggi imprenditore, ha acquisito la società con l’obiettivo di far rinascere il basket e il Palamaggiò, storico impianto della pallacanestro casertana; nel palazzetto avrebbero dovuto giocare sia la squadra di basket che le sue due squadre di calcetto (lo Spartak Caserta maschile e femminile) di D’Andrea, quasi a formare una di polisportiva. D’Andrea ha cambiato allenatore, scegliendo Oldoini al posto di Gentile, ha cambiato staff dirigenziale per dare un taglio netto con il passato, ma non è riuscito a superare lo scoglio rappresentato dagli alti “parametri di indebitamento”, partendo da una situazione di casse vuote e dovendo far fronte a debito per quasi 300mila euro, “tra stipendi arretrati, lodi esecutivi, iva non pagata e altro”.
“Da febbraio – spiega D’Andrea – la società non ha avuto alcuna entrata, ho trovato solo debiti, abbiamo risolto i problemi relativi ai pagamenti ai giocatori, avevamo gli accordi verbali al 31 luglio, data di scadenza per la federazione, e i bat sono arrivati solo il 2 agosto. Non so se faremo ricorso, di certo accetteremo la B ma non la C Gold. Ciò che non va giù è che le voci sulla nostra esclusione giravano da due settimane, come fosse una decisione già scritta”