Caserta – Nel week end scorso un incendio di vaste proporzioni è divampato sui monti Tifatini. Il rogo si è esteso in maniera esponenziale arrivando a poche centinaia di metri da Caserta vecchia. Momenti di ansia e paura, dunque, hanno interessato i residenti dei comuni sovrastati dal Monte Tifata; in particolare,nella giornata di ieri, un forte odore di bruciato ha invaso le stradine del borgo medievale di Caserta e le frazioni di Casola e Pozzovetere. Le zone più colpite, tuttavia, sono state quelle dell’Agro-aversano e della Piana di Monte Verna. Momenti di ansia e paura,inoltre, hanno interessato gli abitanti di Capodrise, in seguito allo scoppio di una centralina dell’Enel.
L’intervento dei vigili del fuoco è stato decisivo. Le azioni dei caschi rossi hanno evitato che le fiamme provocassero danni ancor maggiori, nonostante la costante carenza di mezzi e il fatto che fossero in sottorganico. Si tratta del primo, e si spera ultimo, incendio di questa estate che ha colpito la fascia collinare del capoluogo. Considerando la periodicità con cui si presentano,non si esclude la natura dolosa dell’incendio. Infatti, come precisa Legambiente«Le cause naturali che possono provocare un incendio boschivo sono estremamente rare. Le strade da seguire per frenare la devastazione di aree protette restano l’applicazione delle leggi per evitare la speculazione sulle aree incendiate, il rafforzamento dei divieti e l’istituzione del catasto regionale delle aree attraversate dal fuoco”.