Caserta – “Il 20 e 21 settembre sono date importanti, ma siamo talmente fiduciosi sull’esito che abbiamo già fatto un’agenda intensa per il giorno dopo”. E con queste parole che il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, in visita allo stabilimento Tfa (ex Firema) di Caserta (produce carrozze ferroviarie), ha manifestato il suo pieno sostegno al governatore Vincenzo De Luca, candidato alla carica, che lo ha accompagnato nella visita.
Parole molto apprezzate da De Luca, anche sul fronte del contrasto al Coronavirus. “Se in Campania non avessimo avuto un Governo come quello di Vincenzo De Luca – ha infatti proseguito il responsabile del Mef – che ha risanato la sanità negli anni scorsi, durante la pandemia sarebbe stata una catastrofe. Molte vite umane sono state salvate da questo importante lavoro amministrativo. Nei primi giorni dell’emergenza Coronavirus – ha aggiunto Gualtieri – abbiamo preso decisioni al buio, molto difficili, senza ascoltare le sciocchezze della destra, e gli altri Paesi ci hanno guardato come un modello. Ma senza amministratori come De Luca e cittadini molto più maturi di certi pifferai che scrivono sui social, il nostro lavoro sarebbe stati inutile”.
Gualtieri ha poi parlato di ciò che il Governo vuole fare per il Mezzogiorno, anche alla luce dei fondi che arriveranno dal Recovery Fund. “Stiamo lavorando ad un piano strutturale per stimolare le imprese a investire nel Sud, come l’introduzione della fiscalità di vantaggio – già varata con il decreto di agosto – con un 30% di riduzione degli oneri sociali per imprese e lavoratori. Sono misure importanti per rafforzare la capacità delle imprese di stare e rimanere in Italia e nel Mezzogiorno. Basteranno queste misure? Ridurre strutturalmente il costo del lavoro è un elemento importante – afferma Gualtieri – ma è uno degli aspetti, occorre poi affrontare le specifiche crisi per mettere in campo tutti gli strumenti che abbiamo al fine di costruire percorsi di sviluppo che mantengano l’occupazione e rilancino l’industria nel Sud”.
Gualtieri parla di “risultato eccezionale” per i 200 miliardi che l’Europa darà all’Italia e che al Sud andrà una parte cospicua, e servirà per realizzare la banda ultra-larga in tutte le case, le scuole e le imprese, asili nido e infrastrutture; “è già legge, introdotta prima della pandemia, la previsione secondo cui il 34% degli investimenti andrà al Sud, ma la mia intenzione è aumentare questa percentuale, perchè il recovery Fund è un’opportunità unica per ridurre il divario Nord-Sud”.