Caserta – La presentazione dei candidati di Liberi e Uguali, che si è svolta presso l’Hotel Europa di via Roma a Caserta, è stata l’occasione per Antonello Fabrocile, consigliere comunale e candidato per LeU al Senato nel collegio uninominale di Caserta/Aversa, di chiarire le motivazioni della sua uscita dal movimento Speranza per Caserta.
“Dopo la scelta di candidarmi con Liberi e Uguali – spiega l’avvocato casertano – sono stato accusato da parte di Speranza per Caserta di essere un traditore. Vorrei spiegare a tutti che se c’è qualcuno che ha tradito, in questa storia, quello non sono io, bensì il direttorio del movimento. Nel codice etico di Speranza, infatti, si parla di ‘solidarietà e partecipazione’, valori che il direttorio del movimento ha violato nel momento in cui ha deciso di intraprendere una deriva pericolosa, quella di appoggiare il Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni, un partito politico che con la sinistra e con questi valori ha poco a che vedere. Basti ricordare che tale partito si è proclamato contro gli sbarchi degli immigrati”.
Fabrocile, come abbiamo riportato nelle scorse settimane, all’indomani della candidatura in Liberi e Uguali, ha lasciato il gruppo consiliare di opposizione Speranza per Caserta, formato anche dai consiglieri Francesco Apperti e Norma Naim con i quali aveva condotto numerose battaglie nell’assise comunale.
“E voglio rispondere anche ad altre accuse infamanti sul mio conto – continua il candidato al Senato. Il codice etico di Speranza imponeva di spendere la parte di gettone da consigliere che mettevamo da parte, per soli scopi culturali, quindi acquisto libri, organizzazione di conferenze etc. Se dovessimo seguire alla lettera il codice etico, quei soldi non potevano essere spesi per un ricorso al Tar, come è stato fatto. Quindi se qualcuno ha violato questo codice, non sono di certo io”.
E poi conclude dicendo: “A titolo informativo, la parte di gettone da consigliere che prima accantonavo per Speranza per Caserta, da oggi la verserò a due associazioni meritevoli di sostegno: Casa Aura, che si occupa di donare pasti ai senzatetto, e l’associazione dilettantistica di pugilato del quartiere 167, che, attraverso lo sport, cerca di togliere i ragazzi dalla strada”.
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