Droga, sette arresti per spaccio tra Caserta e Benevento. In cella figlio di pregiudicato ucciso nel Sannio

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Caserta – I carabinieri di Caserta hanno arrestato sette persone – tre finite in carcere e quattro ai domiciliari – per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, nell’ambito di un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. L’accusa per gli indagati è di aver creato un’organizzazione piccola ma ben strutturata, che avrebbe spacciato nel territorio del comune di San Felice a Cancello, nel Casertano, ma anche nella confinante provincia di Benevento, ingenti quantità di droghe leggere e pesanti, tra cocaina, eroina, crack, marijuana e hashish; lo stupefacente – è emerso – veniva acquistato nel napoletano, in particolare a Giugliano in Campania, e rivenduto a domicilio sempre previo appuntamento telefonico, in cui venivano usati termini culinari per indicare la droga. A capo del gruppo il 32enne Gennaro Morgillo, con una fama in crescita nell’ambito dello spaccio; questa mattina, quando i carabinieri della Compagnia di Caserta sono andati a notificargli l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli, Morgillo era già ai domiciliari per un precedente arresto sempre per droga. Il papà del giovane, Mario Morgillo, anch’egli noto alle forze dell’ordine, fu ucciso il 31 marzo dello scorso anno a fucilate davanti ad un bar di Durazzano (Benevento) insieme al genero Andrea Romano (il killer Francesco D’Angelo è stato di recente condannato a 20 anni di carcere). Con Morgillo sono finiti in cella i fratelli Raiola, ovvero il 51enne Giuseppe, che stamani era ricoverato in un clinica di recupero per tossicodipendenti a Mercogliano (Avellino), e il 58enne Gennaro, che era invece affidato in prova ai servizi sociali. Domiciliari sono stati disposti per altri quattro indagati, tra cui due incensurati, che erano ad Alessandria e Verona. Nel corso dell’indagine i carabinieri hanno sequestrato oltre un chilo di droga, una pistola Beretta calibro7,65, oggetto di rapina, una pistola revolver di marca sconosciuta calibro 38 con relativo munizionamento, un fucile a canne mozze Franchi calibro 12 oggetto di furto con relative cartucce, 50 proiettili calibro 9×21, altre cartucce calibro 16 e 15 cartucce 9×19 GFL Nato.  

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