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Caserta: Decameron di Boccaccio a Casertavecchia, nei luoghi di Pasolini

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Già nel 1971 Pier Paolo Pasolini vide nel borgo medievale di Casertavecchia il luogo perfetto per alcuni episodi del suo memorabile Decameron cinematografico.

E domenica 8 ottobre alle 17.30 il Decameron di Giovanni Boccaccio tornerà al Castello di Casertavecchia con “L’Umana Commedia” della Compagnia di Produzione, Promozione e Ricerca Teatrale “La Mansarda Teatro dell’Orco” di Caserta.

Una messa in scena di novelle accuratamente selezionate per un pubblico di ogni età, privilegiando quelle di carattere comico-popolare adatte ad un teatralizzazione itinerante, nel pieno spirito del teatro popolare “a stazioni” tipico delle rappresentazioni medioevali.

Attori musicisti, infatti, accompagneranno il pubblico che assisterà alla drammatizzazione di alcune delle più celebri novelle del capolavoro del Boccaccio: Fra’ Cipolla, Peronella e la Botte, Lisabetta da Messina e Masetto da Lamporecchio.

Già presentato in anteprima l’11 giugno scorso nell’ambito degli Eventi Estate del Comune di Caserta, lo spettacolo è frutto di una ricerca che la Compagnia svolge da tempo sul teatro popolare. Uno studio che ha prodotto numerosi spettacoli rappresentati in luoghi quali borghi antichi, riserve naturali, sagre e feste popolari.

L’ispirazione arriva dalle correnti di ri-teatralizzazione dei primi anni del ‘900 che si riferivano alle grandi firme sceniche del passato (teatro classico, sacre rappresentazioni, commedia dell’arte) per indagare il rapporto attore/spettatore e inventare future forme rappresentative cogliendo l’essenza di quelle passate.

“Rappresentare le novelle del Decamerone in una location suggestiva come Casertavecchia – ha spiegato Roberta Sandias, autrice e direttore artistico de La Mansarda – è una operazione che coniuga teatro, letteratura e storia dell’arte, in una performance idonea ad un pubblico di ogni età, senza trascurare quello scolastico. E’ una operazione di alta valorizzazione di un sito che si presta meravigliosamente ad essere scenografia naturale per un contenuto altamente compatibile con la natura del luogo, un connubio perfetto di sicuro impatto”.

 

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