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Bimbo ucciso a Castelvolturno, il patrigno resta in carcere e accusa la compagna: era lei a picchiarlo

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Castelvolturno – E’ stato convalidato dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Rosaria Dello Stritto, il fermo del 26enne nigeriano Omar Khalifa, accusato di aver ucciso il figlio di due anni della compagna, un 29enne di origine liberiana. L’uomo resterà in carcere, avendo il giudice per le indagini preliminari emesso ordinanza di custodia cautelare.

Il fatto è avvenuto a Castel Volturno scorso due febbraio. Khalifa, difeso dall’avvocato Felice Belluomo, ha risposto alle domande del gip, e si è difeso spiegando che il “bimbo era caduto nella culla” e di essere intervenuto “per cercare di rianimarlo”; ha poi ricordato come il martedì in cui è successo il fatto, avesse accompagnato la convivente e Gianni alla clinica Pineta Grande, e di non essere scappato dalla struttura. “Sono solo tornato a casa per prendere dei vestiti. Se fossi stato io non li avrei accompagnati”, ha aggiunto.

L’uomo ha quindi rigettato ogni accusa di maltrattamenti, accusando la compagna, riferendo in particolare che da tempo la donna sarebbe affetta da disturbi psichiatrici, e che più volte avrebbe” picchiato il bambino”. Una versione cui il Gip però non ha creduto, convalidando il fermo e confermando il carcere per omicidio aggravato e maltrattamenti. Iil legale di Khalifa presenterà ricorso al tribunale del Riesame di Napoli.

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