Caserta – Il Consiglio comunale si apre con la richiesta del consigliere Antonio Di Lella di commemorare due casertani che hanno contribuito alla crescita morale e materiale della città e che sono venuti a mancare da poco: don Innocenzo Di Lella e Santino Piccolo.
“La mia generazione, e non solo – ha dichiarato Antonio De Lella – deve molto a queste due persone che ci hanno lasciato alla soglia dei novant’anni e che si sono spese per la valorizzazione morale e civile della nostra città”.
Dopo un minuto di raccoglimento da parte dell’Assise, la proposta del consigliere del gruppo Federati per Caserta di intitolare il palazzetto di viale Medaglie d’Oro a Santino Piccolo, il quale è stato un esempio per lo sport casertano, sia sul versante rossoblù che su quello bianconero.
Chi era Santino Piccolo
Santino Piccolo, socio fondatore della Juvecaserta negli anni cinquanta e poliedrica figura di atleta e dirigente sportivo della città di Caserta. Dirigente di azienda e poi titolare di concessionarie d’auto, Santino Piccolo è stato un punto di riferimento sia per il basket che per il calcio cittadino prima in qualità di atleta nelle fila della Casertana e delle prime formazioni cestistiche del capoluogo, poi come tecnico di pallacanestro e dirigente in entrambi gli sport. Socio fondatore nel 1951 dello Sporting Club Juventus Caserta, in cui ha rivestito per anni il ruolo di allenatore e di dirigente oltre che in varie occasioni di presidente del sodalizio, è stato anche l’ideatore dei tornei estivi nella Palestra “Giannone” oltre che responsabile organizzativo per la sede di Caserta dei campionati Europei di basket del 1969. Con la Casertana calcio è stato tra i dirigenti della presidenza Moccia e della storica prima promozione dei rossoblù in serie B.