Ieri il consenso unanime del Consiglio Comunale di Aversa non ha lasciato dubbi su quattro punti posti all’ordine del giorno dalla consigliera M5S Maria Grazia Mazzoni : l’abbattimento delle barriere architettoniche previste da una legge datata 1986 , l’istituzione del Garante dei disabili che andrà a sostituire la figura del difensore civico, l’utilizzo delle bike sharing e delle compostiere domestiche, entrambe comprate dalla precedente amministrazione e giacenti da anni in vari depositi.
La tensione, invece, si è alzata quando all’Assise è stata riproposta mancata costituzione parte civile del comune di Aversa nel procedimento penale denominato “ The Queen” che vede tra gli imputati il sindaco di Aversa De Cristoforo. arrestato il 15 marzo scorso e poi scarcerato dal riesame per fatti relativi al periodo di cui era presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Caserta. L’accusa nei suoi confronti è quella di corruzione e turbativa d’asta per un appalto riguardante la ristrutturazione della “Casa dello Studente” di Aversa. Su questo punto ancora una volta la maggioranza ha abbandonato l’aula facendo mancare il numero legale per la discussione.
Una tensione che si preannuncia lontana dalla risoluzione, al di là dei tempi necessari alla Giustizia per fare chiarezza, ma che non sbiadisce la soddisfazione ottenuta sul fronte disabilità e ambiente.
Maria Grazia Mazzoni del M5S, prima firmataria della proposta di deliberazione che prevede “l’adozione di un piano di eliminazione delle barriere architettoniche”, dopo aver ringraziato i colleghi dell’opposizione che hanno condiviso il progetto, ha sottolineato che il PEBA è nato contestualmente ad un altra proposta del M5S ossia quello dell’Istituzione del Garante dei disabili affinché nessuno sia lasciato indietro.
Approvata all’unanimità anche la modifica dello statuto, proposta dalla Mazzoni, per l’istituzione del Garante dei disabili che andrà a sostituire la figura del difensore civico (capitolo IV dello Statuto).
Il Peba l’opposizione ha proposto però un emendamento, ossia 60 giorni di tempo per una relazione sulle barriere architettoniche nella città. Per il Garante, invece, occorrerà attendere, in commissione statuto, l’approvazione del regolamento per poi procedere a un bando di gara.