Aversa: crolla il tetto della scuola, Procura apre fascicolo

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Aversa – Le grondaie ostruite e le abbondanti piogge degli ultimi due giorni potrebbero aver causato il crollo del tetto della palestra dell’istituto tecnico Alessandro Volta di Aversa (Caserta). E’ quanto sarebbe emerso dai primo sopralluoghi svolti dai tecnici della Provincia di Caserta, ente cui compete la manutenzione di tutte le scuole superiori del Casertano, e dai vigili del fuoco, intervenuti ieri subito dopo il cedimento. In attesa che se ne chiariscano meglio le cause, la Procura della Repubblica di Napoli Nord ha aperto comunque un fascicolo per il reato di crollo anche se al momento non ci sono indagati; un fascicolo che è parte di un’indagine più ampia che già da mesi la Procura guidata da Francesco Greco sta portando avanti sulla questione della pericolosità degli istituti scolastici superiori e della mancata manutenzione degli stessi, che si incrocia con la crisi finanziaria della Provincia di Caserta, ente in dissesto dal 2015 e non più in grado di adempiere alle poche funzioni che ancora le competono dopo che la Legge Delrio, in parte superata dal Referendum costituzionale del dicembre scorso, decretò la fine degli Enti Provincia.

Tra le attività che residuano, la manutenzione di scuole superiore e strade provinciali. Proprio la mancanza di manutenzione potrebbe essere una delle concause del crollo di ieri; i tecnici della Provincia avrebbero trovato grondaie e caditoie ostruite da aghi di pino e altro materiale, così l’abbondante acqua piovana caduta in questi giorni si sarebbe accumulata sul tetto,  fatto di ferro, facendolo poi crollare. In quel momento la palestra era chiusa per la fine delle lezioni, “ma non possiamo sempre appellarci alla fortuna” dice il presidente della Provincia Giorgio Magliocca. “La questione delle scuole superiori casertane che da tempo non hanno certificati di agibilità e sicurezza – prosegue – richiama con forza la responsabilità del Governo, che nonostante conosca i problemi finanziari della Provincia, continua ogni anno ad operare il prelievo forzoso previsto dalla Finanziaria 2014 sulla base della  legge Delrio. Quest’anno ci hanno già tolto 42 milioni di euro. Come facciamo ad andare avanti?” si chiede Magliocca, che poi annuncia che se “per gennaio la Legge di Stabilità non prevederà alcun trattamento favorevole per Caserta, non potremo più pagare gli stipendi ai dipendenti”.

Cosa già avvenuto qualche mese fa quando dovette intervenire il Governo Gentiloni con uno stanziamento ad hoc di 10 milioni di euro per i salari e le spese correnti.  

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