Gioia Sannitica (Ce) – Si è concluso con due assoluzioni, che hanno ribaltato il primo grado, il processo d’appello nato da una vicenda che aveva tenuto banco nel piccolo comune di Gioia Sannitica, nell’Alto-Casertano, relativa alla scuola dell’infanzia della frazione montana di Carattano. La dirigente scolastica, attaccata da più parti, anche con manifesti pubblici, perchè voleva chiudere il plesso per mancanza di bimbi, aveva querelato per diffamazione l’ex consigliere comunale Carlo Marotti (candidato alle scorse regionali in una lista civica a sostegno di De Luca) e la madre di un piccolo alunno; il primo aveva inviato una lettera a varie istituzioni, tra cui la presidenza del Consiglio e il ministero dell’Istruzione, la seconda era stata accusata di aver pubblicato una missiva su un sito giornalistico.
Lettere ritenute dalla dirigente fortemente diffamatorie, in quanto ne sottolineavano “il cattivo operato”, e l’accusavano di aver fatto di tutto per chiudere il plesso nonostante vi fossero numerosi bimbi che volevano iscriversi, e ciò senza interpellare i genitori che aveva presentato domanda di iscrizione. Peraltro l’asilo non ha mai chiuso, e tuttora ospita 25 bambini. In primo grado, il giudice monocratico del tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva condannato i due imputati a due mesi con pena sospesa, mentre i giudici d’appello, aderendo ai motivi presentato dal difensore Alessandro Barbieri, ha assolto la mamma per non aver commesso il fatto, in quanto non è emerso con certezza, in mancanza di indagini tecniche, che fosse stata davvero lei a inviare la lettera al sito; Marotti è stato invece assolto per nonché il fatto non costituisce reato, in quanto le espressioni usate nella missiva inviata alle istituzioni, sono state ritenute dal giudice legittime manifestazioni del diritto di critica.
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