Vitulano (Bn) – “La nostra comunità capi, cioè il gruppo degli adulti degli scout di Vitulano, ha voluto chiedere al Comune di intitolare questa piazza alle Aquile Randagie affinchè rappresentino un modello, un esempio per le nuove generazioni. Volevamo dare un forte segnale ai ragazzi”. Così don Biagio Corleone, rappresentante del Gruppo Agesci Vitulano 1, spiega la decisione di intitolare alle Aquile Randagie la piazza adiacente la chiesa di San Pietro, a Vitulano.
Nel 1928 il regime fascista vietò con una apposito decreto legge le attività degli scout, in particolare dell’associazione scoutistica cattolica italiana fondata nel 1916. Diversi gruppi in tutta Italia vollero disobbedire alla legge e continuarono clandestinamente a fare le tipiche attività, un solo gruppo però riuscì ad operare e durare, “riuscendo a non far morire quella fiammella che è continuata ad ardere ed è stata capace di arrivare fino alla fine della dittatura”, ha spiegato don Biagio, soddisfatto dell’iniziativa.
A Vitulano il riconoscimento al valore di questa esperienza è stato realizzato oggi con l’intitolazione della piazza, la prima nel Sud Italia. Una storia di coraggio e di paura, di fedeltà e di ribellione, ora ripercorsa attraverso un lungometraggio. “Questo tra l’altro è un anno particolare per gli scout – ha concluso – perché si è portata a termine un’opera di ricostruzione anche storica, culminata con la produzione di un film dedicato proprio alle Aquile Randagie”.
Una decisione deliberata dalla giunta Scarinzi lo scorso 14 luglio. Alla cerimonia, che si è aperta con l’alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli, ha preso parte anche il primo cittadino che ha rimarcato il valore di questa iniziativa: “cerchiamo di formare i giovani sin da subito perché sono loro i cittadini del domani – ha affermato il sindaco Raffaele Scarinzi – e con il loro operato potranno rendere la nostra società migliore. Motivo per il quale abbiamo accettato ancor più volentieri la richiesta per l’intitolazione della piazza. Don Biagio si dedica in maniera esemplare all’opera educativa attraverso lo scoutismo, – ha concluso la Fascia Tricolore – quindi ben venga attraverso gli scout quest’opera di miglioramento della nostra società”.