Vitulano (Bn) – Quattro anni sono passati dalla morte di Gianfranco Matarazzo, giovane gallerista sannita scomparso prematuramente a causa di un malore. Molti lo ricorderanno per la sua passione per il calcio che lo aveva portato a ricoprire la carica di presidente della Polisportiva Vitulano. “Chi vive lottando non muore mai…Ciao Gianfranco”, questo il messaggio sullo striscione a lui dedicato al campo sportivo. La società neroverde ha voluto ricordarlo con un post su Facebook nell’anniversario della sua scomparsa: “Oggi è una di quelle giornate che non vorresti mai ricordare per il dolore provato in quei momenti, però più che ricordare quei momenti vogliamo ricordare te per quello che ci hai dato e per quello che ci stai dando con i tuoi insegnamenti! Passano gli anni ma il tuo ricordo non passerà mai, ciao Gianfranco sei sempre nel nostro cuore!”
Gianfranco ha lasciato un ricordo indelebile di un grande uomo e di un personaggio splendido. Oggi restano la tristezza e il vuoto e il rispetto per una persona che manca non solo al mondo del calcio vitulanese. Quel Vitulano era una squadra davvero forte. Faceva parte di quella formazione anche Tommaso De Maria, amico fraterno di Gianfranco Matarazzo. “Ieri è stato l’anniversario della sua scomparsa e non poteva mancare da parte di tutti quelli che conoscevano Gianfranco questo ricordo che è ancora sempre vivo in tutti noi. Come presidente del Vitulano, Gianfranco è stata una persona importante per il calcio nel nostro paese. Ha dato una svolta”, ricorda commosso Tommaso nel suo racconto ad Anteprima24, “venivamo da diversi campionati di II Categoria vissuti sempre ai vertici, collezionando diversi secondi posti. Parliamo delle stagioni 2007/2008. Poi nel 2009 arrivò lui. Il primo campionato fu di stallo, con tutti elementi del posto e poi nella stagione successiva, con una grande programmazione, riuscimmo a vincere il torneo arrivando primi davanti al Pietrelcina. Sicuramente grande merito di quella vittoria, a cui tutti i componenti di quella rosa e i dirigenti siamo tutt’ora legati, è stato suo perchè è stato colui che ha costruito quella squadra, riportando a Vitulano calciatori importanti e integrandoli con i ragazzi del posto. Il Vitulano è stato sempre questo, le migliori stagioni sono venute sempre attraverso questo tipo di impostazione, contando su una base molto folta di vitulanesi. Anche il campionato scorso aveva una grande presenza di elementi del posto, sopratutto negli elementi cardini della rosa”.
Tommaso De Maria ha poi parlato del loro rapporto: “Stretto e fitto, con il tempo attraverso le sue ramanzine sono riuscito a limare alcuni aspetti del mio carattere in campo, che era un po troppo impulsivo in alcuni frangenti. Sono riuscito un po’ a controllare quei momenti, pur mantenendo sempre quell’interpretazione della partita da “guerriero”, un’altra caratteristica che riconosco in lui. Poi in quel periodo c’era una sorta di fusione dei nostri interessi e oltre al calcio avevamo un’altra passione: l’arte. Sicuramente la comunità di Vitulano ha perso una persona che ha dato tanto nel sociale, ricordiamo che Gianfranco è stato anche presidente della Pro Loco, dando anche in quel settore il suo contributo. Non a caso la targa che è stata esposta al campo sportivo parla di “un impegno profuso senza risparmiarsi per la comunità”. E’ un’assenza che si sente tantissimo”.
Il difensore neroverde quest’anno ha subito un grave infortunio che lo ha costretto a stare ai box per gran parte della stagione e la sua degenza continua. “Purtroppo quest’anno è andata così, bisogna pure accettare questo tipo di incidenti in campo. Sicuramente è dura stare fuori, anche perchè è capitato che la squadra, nella parte centrale della stagione, ha avuto dei risultati altalenanti. Stare a guardare è stato ancora più difficile, non poter dare un contributo è una sofferenza. Mi dispiace tantissimo, però devo dire che in questo momento difficile ho potuto capire l’attaccamento che c’è da parte della società e dei miei compagni nei miei confronti. Mi sono stati vicini sempre, in qualsiasi momento e per me questa è stata una cosa importante. Mi dispiace non riuscire a rientrare in campo già quest’anno, probabilmente dovrò ritornare sotto i ferri per un altro intervento. Spero di tornare a correre in estate, allenarmi e, magari, valutare se ci sono le condizioni per tornare in campo. Il mio sogno è quello di tornare in campo con la maglia del Vitulano”.