Benevento – C’è spazio anche per il calcio all’assemblea di Confindustria che si è svolta questo pomeriggio presso il seminario arcivescovile. Quando c’è Oreste Vigorito, del resto, è impossibile esimersi da una divagazione sul tema. Al centro del dibattito, naturalmente, il momento delicato che sta vivendo il calcio, falcidiato dai contagi da covid-19. Il Benevento è stato suo malgrado “vittima” di questa situazione, vedendosi rinviare a data da destinarsi la gara con il Monza, bloccato dall’Asl brianzola.
“Il covid non ha fermato il campionato, il campionato lo ha fermato chi, pensando che fosse finito il covid, ha abbassato la guardia e ha consentito alle persone di comportarsi in una maniera non rispettabile. Ci sono società che non hanno nemmeno un caso e altre che stanno diventando, invece, devi veri e propri focolai“, è il pensiero del presidente del Benevento Calcio, “questa è una forza sulla sulla quale non bisogna abbassare la guardia, ben vengano regole più stringenti che, da punto di vista economico, non possono penalizzare un mondo già indebitato fino al collo, ma che debbano dare delle regole per cui non ci sia chi con due positivi fa rimandare le partite e chi con otto positivi va a fare le partite. Questa è responsabilità della Federazione e della Lega, mi auguro che nelle prossime riunioni i vertici del calcio sappiano trovare una quadra per dare una regolamentazione“.
Peccato, dunque, essersi dovuti fermare dopo gli ultimi risultati positivi e all’orizzonte c’è un’altra gara in forse, quella di Ferrara con la Spal. “Non dobbiamo più pensare a quello che succede a noi, ma a quello che succede intorno a noi. Se si fermano tutti va bene lo stesso, è ingiusto che si fermi una sola squadra che non ha nemmeno un positivo. Come dicevo prima, c’è una irrazionalità nelle cose che non può essere più consentita“, ha concluso Vigorito, “noi dobbiamo pensare insieme, non solo con quelli a cui vogliamo bene ma anche con quelli a cui non vogliamo bene. Se avessero messo come regola quella di far vaccinare i calciatori, invece di accettare che ognuno fa quello che vuole, probabilmente avremmo avuto una situazione diversa. Il Benevento si è fermato, ma perché c’era la certezza che col Monza avremmo vinto? Le partite si giocano sempre, basta mantenere l’obiettivo. Noi siamo una società, mi auguro, organizzata che non mollerà solo perché gli è stata rinviata una partita e non cambierà atteggiamento rispetto alla malattia, continuando come oggi a fare tamponi a tutta la squadra e sopportare spese mediche. Quando arriverà il nostro turno saremo il Benevento di tre giorni fa, se non saremmo capaci di mantenere questa linea, allora meriteremo di perdere“.