Benevento – Stamattina a RMC Sport, oggi pomeriggio a Radio Kiss Kiss. Giornata intensa dal punto di vista delle interviste per il presidente Oreste Vigorito. L’atteso derby con il Napoli comporta anche questo e il numero uno del Benevento si presta alle varie emittenti per esporre il proprio pensiero su diversi argomenti.
Derby – “Sicuramente c’è grande attesa per questa sfida al Napoli, si chiama derby anche se ci sono 50 punti di distacco tra le due squadre. Speriamo che sia più equilibrata di quella dell’andata”.
Tifosi – “Abbiamo messo a disposizione tutta la curva ai tifosi del Napoli, purtroppo la capienza del nostro stadio è quella e ci sono delle disposizioni che mi vietano di dare altri biglietti al settore ospiti“.
Ciciretti – “So che ha firmato un contratto con il Napoli, la società azzurra ci ha subito comunicato della firma. Ieri ho visto De Laurentiis, non ho motivo di dolermi per qualche scorrettezza, hanno preferito parlare con il calciatore. Funziona così nel mondo del calcio e la storia ci dice che il gigante Golia si mette a fare scherzetti contro il piccolo Davide“.
Salvezza – “Il Benevento per noi è un affare di famiglia, nonché l’immagine di una piazza magnifica, un bene comune che quest’anno più che mai sta unendo la città di Benevento e le varie province. Il nostro campionato è una sfida impossibile che solo i veri uomini possono affrontare. Proprio per questo mi sento di ringraziare il neo acquisto Sandro che ha accettato questa sfida con l’intento di darci una mano”.
Sandro – “Non è brillantissimo ma ha personalità, con una settimana in più di lavoro speriamo di poterlo rendere arruolabile per almeno un tempo di gioco. L’ho convinto illustrandogli il nostro progetto”.
Belec – “E’ un ragazzo molto sensibile, ha tenuto i denti stretti ed ha avuto un momento di scatto domenica”.
Mercato – “L’affetto dei tifosi è uno stimolo a non mollare mai, a volte è stato difficile dopo alcuni attimi di scoramento e dopo vari rifiuti ottenuti in sede di mercato. Non capisco i problemi che stanno facendo alcuni giocatori ad accettare la piazza di Benevento rinunciando ad una società sana e ad una sfida impossibile. Queste sono il pane per gli sportivi”.
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