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Via Saragat, tutto da rifare? I revisori Acer bocciano l’intesa ‘sponsorizzata’ da palazzo Mosti

Conferenza stampa dei consiglieri d'opposizione al Comune di Benevento, sul tavolo il parere negativo espresso dai revisori dell'Acer agli atti transattivi per la proprietà degli alloggi: "Avevamo ragione, con una manovra elettorale hanno tradito la buonafede delle famiglie"

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Tutto da rifare per via Saragat? E’ l’interrogativo, legittimo, che emerge dalla conferenza stampa tenuta questa mattina a palazzo Mosti da tutti i consiglieri comunali di opposizione. A suggerire l’esito negativo di una vicenda che ha assunto un ruolo centrale nell’ultima campagna elettorale è il parere “non favorevole” espresso dal collegio dei revisori dei conti dell’Acer in merito agli atti transattivi stipulati il 28 settembre scorso tra la stessa Acer e diversi assegnatari-proprietari degli alloggi.

A mettere le carte in tavola i tre sfidanti – da candidati sindaco – di Clemente Mastella alle elezioni di ottobre: Luigi Diego Perifano, Rosetta De Stasio e Angelo Moretti. Un dato che non deve stupire, considerato – lo accennavamo prima – che la transazione bocciata dai revisori ha fatto la sua comparsa nel dibattito pubblico proprio a pochi giorni dal voto.

“Dopo circa un ventennio di contenziosi, grazie all’intervento del Sindaco Clemente Mastella, all’operatività della consigliera Molly Chiusolo e della fattiva collaborazione dell’avvocato Tiziana Genito, si è giunti finalmente alla risoluzione delle problematiche tra l’ACER Campania, (l’Agenzia Campana per l’Edilizia Residenziale) e gli assegnatari di Via Saragat” – si leggeva in una nota diramata lo scorso 30 settembre (i seggi si sono aperti il 3 e il 4 ottobre) dall’ufficio stampa dell’allora candidato Mastella.

Trascorsi due mesi, quelle parole rischiano di suonare come una beffa. Il perché lo spiega Luigi Diego Perifano: “Il 5 novembre, il presidente del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Acer riceveva dal Direttore Generale, con formula riservata, la documentazione relativa alla questione di via Saragat”. “Attenzione – sottolinea a questo punto il portavoce di Alternativa per Benevento – parliamo dello stesso Direttore Generale che il 28 settembre aveva assistito il Presidente dell’Agenzia nella stipula dell’atto transitivo. Evidentemente, con oltre trenta giorni di ritardi, anche a lui sono sorti dei dubbi circa la procedura in essere”. “E comunque – prosegue il racconto di Perifano – il 6 novembre si riuniva il Collegio dei Revisori per esprimere il proprio parere. E il parere smonta clamorosamente l’intera procedura”

Tre, in particolare, le censure poste nelle sei pagine siglate dai tre revisori dei conti. Preliminarmente, il Collegio rileva la non legittimità dell’Acer a costituirsi quale controparte negli atti transattivi. Quel ruolo, infatti, spetterebbe allo Iacp di Benevento che, – parte soccombente nella lunga vicenda giudiziaria di via Saragat – seppure in liquidazione, conserva la sua personalità giuridica e quindi la legittimità a trattare.

Quanto al contenuto degli atti, il Collegio rileva ulteriori criticità e/o incongruenze. “Lo schema di transazione non è stato mai sottoposto al vaglio del Cda e dei revisori” – sintetizza Perifano. E ancora:  “La rinuncia dell’Acer al maggior prezzo degli alloggi (per un importo di oltre 2 milioni di euro, oltre agli interessi) dovuto dagli assegnatari doveva trovare copertura in bilancio attraverso apposita determina dirigenziale di variazione e con il parere dell’Organo di Revisione una volta accertata l’effettiva esistenza delle somme rinunciate” – si legge dal parere.

Da qui la bocciatura dell’atto. Cosa ne consegue? Il ritorno alla casella di partenza. Per i revisori l’intera procedura va ora rivista seguendo alcune prescrizioni:

  1. Redazione e sottoscrizione di un atto, approvato con delibera del Cda per la regolamentazione dei rapporti amministrativi e gestionali tra l’Acer e lo Iacp in liquidazione che preveda espressamente le modalità con cui vengono gestiti casi di specie;
  2. Invio al Collegio dei Revisori della proposta di sottoscrizione degli atti transattivi per il rilascio del competente parere;
  3. Sottoscrizione congiunta dei rappresentanti legali di Acer e Iacp in liquidazione degli atti transattivi ciascuno per i propri obblighi riportati negli atti.

Alcune di queste considerazioni – riprende Perifano – le espressi in occasione di un incontro pubblico con gli assegnatari di via Saragat. Feci fatica a terminare l’intervento, tante erano le tensioni. Sono stato un mago? No, nessuna magia. Un minimo di conoscenza della materia bastava per capire che la transazione sponsorizzata dall’amministrazione uscente non serviva a risolvere i problemi delle famiglie ma rispondeva a mere logiche elettorali. Un episodio grave di malcostume della politica. Ma l’unica parte lesa è rappresentata dagli assegnatari degli alloggi che in buona fede hanno aderito alla transazione. E allora niente polemiche ma cerchiamo una soluzione”.

Il parere dei revisori è stato richiesto dal Direttore Generale dell’Acer, non dall’opposizione -aggiunge Rosetta De Stasio. Questo a dimostrare che non eravamo noi a mestare nel torbido ma altri a speculare sui bisogni e sulle difficoltà delle famiglie. Gli assegnatari erano in buona fede, gli altri protagonisti della vicenda no”. E per la consigliera di ‘Prima Benevento’, nessun dubbio sul fatto che la transazione sia stata frutto della complicità politica tra l’amministrazione Mastella e i vertici deluchiani dell’Acer.

Su via Saragat – ricorda infine Moretti – la sentenza della Corte di Appello è del 2018. L’amministrazione Mastella doveva mettersi all’opera, per cercare una soluzione, il giorno dopo quel pronunciamento. E invece per tre anni non ha mosso dito. In campagna elettorale, poi, si è giocata la carta della transazione. Una carta chiaramente farlocca, lo dicemmo all’epoca ma nessuno voleva ascoltarci”.

Quanto al da farsi, Perifano, De Stasio e Moretti rilanciano la richiesta di un Consiglio Comunale su via Saragat, in seduta aperta per consentire la partecipazione del presidente dell’Acer David Lebro: “Gli atti sottoscritti sono carta straccia. Ma l’amministrazione si è assunta degli impegni nei confronti degli assegnatari e ora deve rispettarli. Lavoriamo, allora, a una soluzione vera. Ma occorre un percorso trasparente e lineare, per questo crediamo se ne debba discutere in Consiglio”.

 

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