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Verdi da traditore a idolo. E Bologna si ricorda che esiste il Benevento…

Benevento's goalkeeper Vid Belec (R) in action during the Italian Serie A soccer match Benevento Calcio vs Bologna FC at Ciro Vigorito stadium in Benevento, Italy, 26 August 2017. ANSA/MARIO TADDEO
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Benevento – La spiegazione sta nel fatto che probabilmente ci avrebbero scommesso in pochi.  Simone Verdi ha rifiutato il trasferimento a Napoli e ha deciso di proseguire la sua avventura con la maglia del Bologna. Una decisione che si è trascinata dietro il fiume di commenti piovuti sia nei giorni precedenti che successivamente alle dichiarazioni del giocatore: “Voglio portare a termine un progetto, ho scelto di restare in un club che sa valorizzarmi“. Il clima, a Bologna, è cambiato in un istante. Nei giorni scorsi avevamo scritto di come l’aria fosse fredda, per non dire gelida, intorno alla squadra di Donadoni. Lo stesso allenatore era stato preso di mira, reo di aver “consigliato” tra le righe al giocatore di dare una sterzata alla sua carriera trasferendosi in un top club. Ma il battibecco tra il tecnico e alcuni tifosi al centro di Casteldebole, due giorni fa, sembra ormai lontano un secolo. E proprio mentre da Sky Sport Fabio Caressa critica aspramente la decisione del gioiello rossoblu (“A 26 anni se non vai al Napoli non hai personalità, il treno è passato e non torna più“), nel cuore di Bologna c’è chi brinda a una prosecuzione dal sapore di un nuovo inizio. Da traditore a idolo nel giro di qualche ora, Verdi ha chiuso la porta alle polemiche. E ha fatto tornare di colpo in mente a tutti che esiste anche il Benevento, avversario di cui finora – tra un chiacchiericcio e un altro – si era parlato ben poco. 

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