Varricchio: “Basta infangare il San Leucio, noi un esempio positivo”

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San Leucio del Sannio – Due partite di campionato sono bastate per alimentare le prime polemiche. Protagonista, suo malgrado, il San Leucio del Sannio. La formazione di Antonio Meccariello ha disputato due match dagli altri contenuti agonistici. Contro il Castelpoto e soprattutto contro l’Apice sono salite alla ribalta situazioni poco edificanti per dirigenti e calciatori della compagine del presidente Gaetano Varricchio. Proprio il numero uno, allora, si è sentito in diritto di intervenire per ripulire l’immagine della sua società, infangata da facili e affrettati giudizi.

E’ vero che facciamo del nostro campo un punto di forza e che abbiamo in rosa ragazzi che non si tirano mai indietro ma sembra che ormai il San Leucio si sia fatto il nome e non goda di una buona reputazione“, ci tiene subito a precisare Varricchio, “contro il Castelpoto il loro allenatore diede un pungo al nostro giocatore, tanto che lui è stato squalificato per un mese mentre il ragazzo ha preso solo una giornata a dispetto del rosso diretto. Nonostante questo non mi sembra che al termine della partita ci siano state ripercussioni o altri episodi violenti. Ad Apice siamo stati noi quelli a subire, un tifoso è addirittura entrato in campo e ha dato uno schiaffo al nostro allenatore. Una cosa inammissibile, a San Leucio nessuno si è mai permesso di fare una cosa del genere. Le battaglie, quelle caratterizzate dal sano agonismo, mi piacciono ma quello che succede in campo, in campo deve rimanere“.

Anche perché così si rischia di vanificare il lavoro portato avanti in questi ultimi anni: “Dietro al San Leucio del Sannio ci sono stagioni di impegni e sacrifici. Ho cercato di creare qualcosa di bello partendo praticamente da zero. Qui il calcio era tabula rasa e mi sono dovuto rimboccare le maniche, iniziando la scuola calcio con soli sette bambini fino ad arrivare agli oltre cinquanta di oggi. Abbiamo portato avanti il settore giovanile e abbiamo deciso di riformare una prima squadra, vincendo subito i play off di Terza Categoria. Un qualcosa di bello e positivo sta invece passando con un’accezione negativa“.

I primi 180′ della stagione, insomma, non dovranno lasciare macchie indelebili su una società che punta decisamente a far trasparire messaggio diverso. “Non è confortevole sentire determinate cose dopo aver investito in questa società e averci sempre creduto“, conclude Gaetano Varricchio, “lo scorso anno, in una gara decisiva e sentita come quella di Castelfranco, avevamo al seguito due pullman e una decina di macchine. Abbiamo portato al campo tante famiglie, coinvolto un intero paese e non mi sembra sia successo niente di eclatante. I ragazzi non meritano certe etichette, si impegnano e non saltano mai un allenamento. Lo stesso dicasi dei tecnici, persone serie e preparate“.

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