Home Benevento Attualità Benevento Coronavirus, dopo il San Pio anche l’Asl inizia la campagna vaccinale (FOTO)

Coronavirus, dopo il San Pio anche l’Asl inizia la campagna vaccinale (FOTO)

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Benevento – Per gli operatori sanitari dell’Asl è scattato il giorno della vaccinazione. Presso il “Centro vaccinazione anticovid”, la struttura di via Minghetti, appositamente destinata a tale profilassi di massa, è cominciata, alcuni minuti dopo le 9, l’inoculazione delle 1.170 dosi del vaccino Pfizer riservate a medici e infermieri direttamente impegnati sul fronte della lotta alla pandemia. I primi sono stati un medico radiologo, Cristina Calandra, e il presidente del Collegio degli lnfermieri, Massimo Proccacini. Questo step dell’imponente campagna di vaccinazione si svolge con anticipo rispetto al programma prefissato e comunque sarà completato a partire dal 4 gennaio  prossimo con la vaccinazione di tutti gli operatori sanitari che lavorano presso gli ospedali del Sannio. Le fiale con il vaccino sono arrivate a via Minghetti dalla sede attrezzata allo scopo presso il “San Pio” alle ore 9.00 con la scorta delle Forze dell’Ordine. Alle prime vaccinazioni erano presenti il Consigliere regionale Luigi Abbate, che è lui stesso un medico, e il Direttore generale dell’Asl Gennaro Volpe, nonché il Presidente dell’Ordine dei Medici Pietro Ianniello. Presente anche l’assessore comunale Mario Pasquariello. Nei commenti di tutti la sottolineatura dell’importanza della giornata, ma anche la consapevolezza del fatto che il cammino verso la normalità è ancora lungo perché cominciare a vaccinare gli operatori sanitari non significa aver risolto il problema della pandemia. Come ha fatto rilevare il Presidente dei Medici, occorre però cominciare a guardare avanti: “Abbiamo fatto uno sforzo notevole in questi 11 mesi. Abbiamo retto bene a questo tsunami. Occorrono scelte organizzative a livello regionale. La pandemia ha bloccato una serie di cure, di analisi cliniche, di interventi chirurgici per tutte le patologie. L’anno che verrà sarà quello della ripresa delle attività che sono state accantonate: in particolare dovremo riprendere immediatamente le cure per i malati oncologici. Nella giornata del 2 si proseguirà in tutte le sedi vaccinali  e riguarderà anche Telese. Una fase rivolta sia agli operatori pubblici che privati. Poi sarà la volta degli  operatori delle Rsa e coprire cosi una buona fascia di popolazione molto fragile. A primavera sarà interessata molto probabilmente la restante parte della popolazione“. Il direttore Gennaro Volte si è detto molto emozionato: “E’ una giornata storica. Speriamo che da oggi ci possa essere la svolta. Da 11 mesi stiamo battagliando contro il Covid. Questa giornata la dedico a tutte le donne della mia azienda”. Volpe ha quindi sottolineato: “E’ un vaccino molto complicato per la catena del freddo, poi per la preparazione. Una fiala  del vaccino deve essere prima diluita e poi suddivisa nelle varie monodosi”. Volpe ha voluto rassicurare sull’adesione del personale Rsa alla campagna: “E’ stata molto forte. Un’adesione dell’80% circa”. Infine Volpe ha lanciato l’ammonimento: “Non vorrei che la festa dell’ultimo dell’anno possa portare ad una recrudescenza riguardo il dato dei contagi. Ho la sensazione che l’arrivo del vaccino faccia scendere l’asticella dell’attenzione. Non è cosi”. Abbiamo raccolto anche la soddisfazione e la gioia per i primi due vaccinati questa mattina al rione Libertà. La dottoressa Calandra ha sottolineato: “Sono felice, è un giorno di gioia, si intravede un po’ di luce. Solo il vaccino potrà farci pian piano tornare ad una vita normale”. Il presidente dell’Ordine degli infermieri, Procaccini ha esortato i suoi colleghi: “Invito tutti i colleghi a fare il vaccino, è un obbligo deontologico. E’ un vaccino sicuro ed efficace”. Il presidente dell’ordine dei Medici, Pietro Ianniello ha sottolineato: “Dobbiamo garantire il diritto alla salute dei cittadini. Quando ci sarà la vaccinazione di massa, penso che ci dovrà essere una maggiore partecipazione dei medici. Insisteremo per far capire a tutto il nostro personale medico che vaccinarsi è un obbligo deontologico. L’adesione nelle strutture pubbliche è quasi totale”.

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