Benevento – Il 2018 lo ha chiuso in compagnia della Strega, facendo un bel tuffo nel mare del passato. Simone Tiribocchi ha intrapreso una nuova avventura nel mondo calcio, quella di commentatore televisivo. L’ex attaccante del Benevento collabora attualmente con Dazn e lo scorso 30 dicembre è tornato al “Ciro Vigorito” per raccontare la gara tra i giallorossi e il Brescia. “Sono stato poco tempo fa allo stadio e ho rivissuto delle forti emozioni, le stesse provate da ragazzo. Conservo bei ricordi, fu un’annata difficile all’inizio con il Benevento ma, per fortuna, migliorò da gennaio in poi“, apre così il cassetto dei ricordi il “Tir“.
Una stagione che si chiuse con nove reti all’attivo. Era il Benevento di Pedicini e Dellisanti, pronti a scommettere su quel giovane arrivato dalla “cantera” del Torino. “A Benevento arrivai ragazzo, avevo 20 anni e il Torino, come si usava in quegli anni, mi mandò a farmi le ossa“. Tutta un’altra storia al Lecce. Due anni nel Salento, dal 2007 al 2009, realizzando nel complesso 39 reti. “A Lecce arrivai in B scendendo dalla A, fu un’esperienza totalmente diversa, durata due stagioni e mezzo. Mi comprarono e c’era tanta attesa nei miei confronti, ero il giocatore di punta in attacco“.
Proveranno a operare il sorpasso i sanniti, anche se quest’anno solo il Palermo è riuscito a tornare dal Salento con in tasca i tre punti. “Il Lecce ha offerto un bel calcio nella prima parte di stagione, ha tanti giocatori che hanno fatto la gavetta e che, nel complesso, costituiscono un buon organico. Il Benevento, invece, ha una rosa molto importante, con calciatori di livello. Mi aspetto una sfida equilibrata, molto tattica. Sarà una partita a scacchi tra i due allenatori, due tecnici che hanno trovato un certo equilibrio. Il Benevento l’ho visto in diverse occasioni, fa un gioco meno spettacolare ma efficace“.
Una Strega che punta in alto, pronta a intervenire sul mercato per rinforzare l’organico di Bucchi. L’unico volto nuovo, per ora, è quello di Armenteros, rientrato dal prestito americano ai Portland. “Credo ci sia bisogno solo di puntellare la rosa, sostituendo magari quei calciatori che sono andati o andranno via“, conclude Simone Tiribocchi, “in attacco c’è un un giocatore importante come Massimo Coda, andrebbe trovata una spalla, un calciatore da mettere in concorrenza con Insigne. Una seconda punta insomma, anche se bisogna sottolineare come lo stesso Insigne sia cresciuto in questi ultimi mesi in quel ruolo. Serve un elemento che faccia compiere il salto di qualità, altrimenti meglio lasciare le cose come stanno. Ceravolo, ad esempio, sarebbe quel tipo di calciatore in grado di fare la differenza“. Un messaggio a Pasquale Foggia, da chi in carriera ha fatto del gol la propria missione.