Benevento – L’ordine impartito è chiaro: praticità. Lo spettacolo meglio lasciarlo agli altri. Contano i punti perché, alla fine, sono quelli a muovere la classifica. Tre o almeno uno, l’importante è non rimanere a mani vuote dopo il triplice fischio.
Deve averla pensata più o meno così Filippo Inzaghi, considerando che nelle partite del Benevento, dopo il giro di boa, è praticamente crollato il numero dei tiri in porta. Le gare della Strega sono infatti quelli che hanno visto meno conclusioni nel girone di ritorno di questa Serie A: appena 137 (44 effettuate, 93 subite), stando ai tabellini stilati dalla Lega.
In sette partite del girone di ritorno, i giallorossi hanno calciato in media verso la porta avversaria poco più di sei volte (6,2) ogni 90 minuti, mentre Montipò si è visto arrivare più del doppio dei tiri (13,2 a partita).
Solo in una gara, quella del Dall’Ara di Bologna, il Benevento è riuscito a concludere verso la porta più volte dell’avversario: 13 contro gli 11 tiri dei rossoblu, tornando comunque a casa solo con un pareggio.
Inquietanti le statistiche contro l’Inter. I nerazzurri hanno letteralmente dominato l’incontro: 13 conclusioni effettuate, lasciandone 0 ai ragazzi di Filippo Inzaghi. Eppure non è stata la gara di San Siro quella in cui il Benevento ha lasciato il maggior numero di occasioni all’avversario. Il derby del San Paolo con il Napoli si è chiuso con 20 tiri degli azzurri e appena 4 dei giallorossi, ma anche Roma e Spezia sono riuscite a fare meglio dell’attuale capolista, senza però vincere la partita. Capitolini e liguri hanno concluso 14 volte verso i pali di Montipò. Il Verona, che di gol al Ciro Vigorito ne ha infilati addirittura tre, ha tirato in porta “solo” 11 volte, uno in più della Sampdoria, la peggiore con le sue 10 conclusioni.
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