Benevento – Un mese dopo la decisione del Gup Loredana Camerlengo, di scarcerare Paulo Francisco Da Silva (difeso dall’avvocato Antonio Romano) , il 38enne di origini brasiliane ma residente a Benevento, accusato di tentato omicidio, rapina e sequestro di persona ai danni dell’attore napoletano Roberto Azzurro, questa mattina il Pm Roberta Saccone, durante l’udienza del rito abbreviato, ha chiesto una condanna a 9 anni e 4 mesi più tremila euro di multa per Paulo Francisco Da Silva. Il legale di Da Silva ha invece chiesto la derubricazione del tentato omicidio a lesioni gravi, la diminuzione della pena per il vizio parziale di mente e il rito abbreviato e l’assoluzione per il porto del coltello.
Per la sentenza bisognerà attendere il primo pomeriggio. Una vicenda che ha vissuto, in un anno e mezzo, diversi colpi di scena. Dopo un iniziale silenzio, Da Silva aveva deciso di raccontare una sua versione dei fatti in cui dichiarava di aver reagito eccessivamente alle avances di Azzurro sottraendogli un coltello e colpendolo poi ripetutamente. Successivamente la disposizione di una nuova perizia medico legale per accertare l’entità delle lesioni e se queste avessero effettivamente causato un pericolo di vita per Azzurro. Poi, la decisione di concedere al Da Silva la possibilità di seguire un piano psicoterapeutico presso il dottor Francesco Santucci.
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