Benevento – Torna il pubblico al Teatro Romano riaprendo il cuore alla speranza per un ritorno alla normalità pre-Covid. Con lo spettacolo “La Battaglia di Benevento”, l’Associazione “Tanto per gioco”, presieduta da Angelo Miraglia, ha voluto dare uno schiaffo alla cappa di rassegnazione che incombe da troppo tempo sul territorio ed ha presentato “O’ Cunto e Manfredi”, nel contesto di una serie di iniziative di Benevento con Dante e Culture e Letture.
Lo spettacolo ha proposto al pubblico una delle pagine più importanti della storia della città e della stessa Italia: l’epocale scontro del 1266 tra i francesi di Carlo D’Angiò, chiamato dal papa, e l’armata di Manfredi, figlio di Federico II di Svevia, che sognava di costruire un Regno d’Italia partendo dal Sud. Il fatto d’arme, nel quale perirono ben diecimila soldati e lo stesso Manfredi di Svevia, cantato da Dante nella Divina Commedia, blocco’ per secoli il sogno unitario: ebbene lo spettacolo vuole ripercorrere la vita, la storia e la stessa leggenda del figlio di Federico II.
Grazie anche alla disponibilità del direttore del Teatro Romano, Ferdinando Creta, la morte in battaglia del “biondo e di gentile aspetto “, l’evento si è tenuto in presenza, ma a numero contingentato massimo per 25 persone. “Abbiamo utilizzato le marionette per raccontare la storia di Manfredi e la leggenda in suo nome, ricordando la battaglia e la morte di Manfredi citando i versi di Dante che riguarda anche il territorio sannita nel settecentesimo anniversario della morte di Benevento.”, ha sottolineato Miraglia.
Soddisfatto anche il Direttore Creta: “Si ritorna a realizzare eventi in presenza con le associazioni locali. E’ uno spettacolo suggestivo. Dante nella sua opera nella Divina Commedia riporta la morte di Manfredi. Un modo per celebrare al meglio il suo anniversario”.
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