Benevento – “Slowfood è una grande associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Ogni giorno Slowfood lavora in 150 Paesi per promuovere un’alimentazione buona, pulita e giusta per tutti.”
E’ questa la mission dell’associazione guidata dal sannita Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia dal 2014. Pascale, nato a Telese Terme 50 anni fa, vive a Guardia Sanframondi cittadina della provincia di Benevento rinomata per la produzione di vino. Nel 2000 crea, con un gruppo di amici, la condotta Slow Food Valle Telesina, diventandone fiduciario e restando in carica fino al 2006. Dal 2003 al 2007 è membro del Consiglio Internazionale di Slow Food. Nel 2006 viene eletto presidente di Slow Food Campania e Basilicata ed entra a far parte del Consiglio Nazionale e della Segreteria Nazionale di Slow Food Italia. Collabora fin dalla prima edizione alla Guida agli extravergini e ha collaborato alla Guida del vino quotidiano e a Osterie d’Italia.
“I progetti che Slowfood Italia porta avanti sono in continuità con l’idea di tutelare la sostenibilità ambientale, la qualità dei prodotti alimentari, i diritti dei consumatori e dei lavoratori. Lavoriamo per concretizzare queste idee rendendo sempre più numerosi i presìdi sul territorio. Uno dei progetti più ambiziosi riguarda gli Appennini e le aree interne che hanno tanto da offrire. Inoltre – spiega il presidente Pascale – puntando a sollecitare e sensibilizzare le istituzioni locali, nazionali e comunitarie sui temi dell’educazione alimentare, sull’utilizzo dei prodotti biologici, sull’agricoltura pulita e giusta, sull’equa distribuzione del cibo ma anche sulla trasparenza nell’etichettatura e provenienza dei prodotti”.
Iniziative che Slowfood svolge attraverso i suoi quasi 2000 produttori e 300 presidi in Italia, di cui una trentina in Campania ma anche nelle scuole dove i problemi relativi ai prodotti utilizzati nelle mense restano complicati da superare.
“Sulle mense scolastiche si dovrebbe porre maggiore attenzione sulla qualità e non sul basso costo dei prodotti. Nei capitolati d’appalto sarebbe necessario inserire dei criteri che includano come requisiti fondamentali la sostenibilità ambientale, la territorialità e la responsabilità sociale. Sarebbe utile un approccio multidisciplinare che coinvolga agronomi, nutrizionisti e altre figure sensibili e competenti nell’ambito del buon cibo. Ciò senza dimenticare i genitori che potrebbero essere coinvolti attraverso iniziative mirate per la comprensione della qualità alimentare”.
Passi avanti sul tema sono stati compiuti negli ultimi anni ma molto lavoro c’è ancora da fare, soprattutto per quanto riguarda la grande distribuzione e lo spreco delle risorse alimentari.
“Negli ultimi 30 anni anche l’industria alimentare si sta adeguando dando maggiore attenzione alla responsabilità sociale ma siamo ben lontani dall’assimilazione del tema che il cibo è merce ma soprattutto è un diritto. Cibo che purtroppo ha una qualità ancora bassa. E’ un processo lento ma che puntiamo ad accelerare con le nostre attività”.
Il Presidente di Slow Food Italia conclude annunciando due novità che riguardano il Sannio: “Presto a Benevento nascerà un mercato della terra mentre in tutta la provincia è appena nato il presidio per il pomodoro invernale. Favorire la biodiversità e un’agricoltura equa e sostenibile è uno degli obiettivi primari per il Sannio e la Campania, per andare oltre la ricetta, perché mangiare è molto più che alimentarsi e dietro il cibo ci sono produttori, territori, emozioni e piacere.”
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