Nel 2016 Raffaele Tibaldi si candidò sindaco di Benevento per il ‘Polo Civico’ fermandosi al 3,72% (1.448 voti), risultato che non gli consentì la partecipazione al ballottaggio. Al secondo turno, allora, sostenne – apparentandosi – il candidato del centrosinistra Raffaele Del Vecchio ma solo perché Mastella declinò la proposta di accordo: “Ho rifiutato per gli impegni assunti con l’elettorato” – spiegò l’ex Guardasigilli, ormai prossimo a varcare la soglia di palazzo Mosti.
Il matrimonio negato all’epoca, però, si è consumato in queste ore, cinque anni dopo. Ieri pomeriggio, infatti, Mastella ha incontrato Tibaldi e Davide Zarro, “rappresentanti di un’importante area politica riformista e socialista” e i tre (si legge dalla nota stampa inviata dalla fascia tricolore) hanno condiviso “la necessità di intraprendere un percorso comune per lo sviluppo di Benevento e del Sannio e di convogliare le proprie forze su un’idea di una città e di provincia con una lista che debba rappresentare al meglio le istanze della nostra terra e dei suoi cittadini”.
Non un fulmine a ciel sereno, diciamolo, del patto Mastella-Tibaldi si vociferava da settimane. Le indiscrezioni, però, cozzavano con quanto accaduto alle recenti elezioni regionali quando Tibaldi coordinava nel Sannio la campagna elettorale di Stefano Caldoro (che dunque perde un altro pezzo del suo già fragile mosaico), avversario di De Luca e dunque dell’attuale sindaco di Benevento.
Ma la politica è mobile e questo si sa. Nel caso di specie, poi, c’è il precedente di Gianfranco Ucci, candidato sindaco per ‘La Città di tutti‘ (5,21%) ma dal 2020 segretario cittadino di ‘Noi Campani’, il partito di Mastella. Nomina che fece seguito a un’altra nomina, quella di Carmen Coppola, dal febbraio scorso assessore a palazzo Mosti e da qualche anno in più consorte proprio di Ucci.
Nello stesso esecutivo comunale, tra l’altro, siede da ottobre pure Alfredo Martignetti, anch’egli avversario dell’ex Guardasigilli – ma come aspirante consigliere del Pd (364 preferenze) – cinque anni fa. Ma l’elenco completo e aggiornato di coloro che nel corso del tempo hanno cambiato idea sarebbe troppo lungo e dunque fermiamoci ai candidati sindaci.
“Two is meglio che one” – avrà pensato Mastella una volta incassato il sostegno di Tibaldi. Ma è anche vero che “non c’è due senza tre”. E il terzo sarebbe un colpo grosso. L’alleanza con Vincenzo De Luca, infatti, potrebbe risolversi nel sostegno alla ricandidatura dell’attuale sindaco di quella parte del Partito Democratico che – come espresso in un documento nel corso dell’ultima riunione del circolo cittadino – propende per un centrosinistra sul modello regionali, modello che – per l’appunto – include anche ‘Noi Campani’.
Una linea ‘dettata’ anche dal segretario del Pd campano Leo Annunziata (leggi qui) e che in città è sostenuta, tra gli altri, proprio da Raffaele Del Vecchio, l’alfiere del Pd nel ballottaggio che consegnò a Mastella le chiavi di palazzo Mosti.
Anche di questa ipotesi si borbotta da settimane, anzi mesi, ma le conferme si fanno attendere. Poco male, per Mastella: avere in mano una coppia quando la partita è appena agli inizi è già tanta roba. Ancor di più perché le carte erano degli avversari.
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