Serpi, buche, voragini e rifiuti: tristi cronache di una calda estate beneventana

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Benevento – L’ultimo episodio è di pochi minuti fa, ore 13.20. E’ accaduto tutto davanti ai nostri occhi: un’Alfa Mito, nell’intento di percorrere la rotonda di piazza Bissolati, si è imbattuta in una buca di modeste dimensioni. L’impatto è stato evidente, una ruota è scoppiata e per fortuna il conducente è riuscito a tenere l’auto in carreggiata senza particolari affanni. Basta guardare la foto per capire che più di qualcosa non va, perché i sampietrini sono schizzati via come gocce d’acqua, un vero pericolo per le automobili. Segnali di degrado, di mancanza di cura di dettagli che non rappresentano solo l’abbellimento ma la funzionalità. Perché su quella strada, visto il flusso di vetture nel quotidiano, potrebbe succedere la stessa cosa a tantissimi altri. 

Le arterie del capoluogo, d’altra parte, sono in condizioni pessime. Impossibile non notarlo. Problemi che solitamente emergono con la stagione invernale, attraverso il danneggiamento del fondo causato dall’acqua piovana, si stanno manifestando anche nella stagione più calda. Tra centro cittadino e contrade gli esempi si sprecano; ce n’è uno che riproponiamo da ormai quaranta giorni senza ottenere risposta. Un esempio pratico, in quanto pericoloso a suo modo. Ci riferiamo alla voragine di via Acquafredda, per la quale non sono state ancora prese le contromisure necessarie. Una transenna a centro strada da quasi due mesi, disagi alla circolazione e incidenti – ahinoi – sempre dietro l’angolo.

A questo aggiungiamo lo stato precario del verde pubblico, dovuto all’inciviltà di tanti cittadini. Altri, spinti da uno spiccato senso civico, si sono invece rimboccati le maniche e ripulito alcune zone come i quartieri Pacevecchia e Triggio o zone come il viale Mellusi e il Lungosabato Bacchelli. Iniziative che, visti i tempi, meritano un plauso particolare. Perché di questi tempi può capitare anche di imbattersi in serpi in pieno centro. La foto in basso è stata scattata a via Tiengo, a poche decine di metri dall’Arco di Traiano, snodo turistico e culturale della città. Una serpe, in avanzato stato di decomposizione, è ai piedi di un marciapiede in uno scenario dominato da cartacce. Denunciare è il minimo, nella speranza che qualcosa cambi presto. 

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