Benevento – Tra le leggi non scritte della vita ce n’è una che può tornare tanto utile di questi tempi: momenti complessi chiamano gesti semplici. Paolo Gallaro l’ha seguita e l’ha fatta sua. Ha tirato fuori la chitarra e ha regalato un sorriso a una persona in difficoltà, con naturalezza e altruismo.
La storia ha come scenario il Piemonte. La città di Alessandria, per la precisione, dove l’artista sannita lavora attualmente come operatore socio sanitario. Tra un turno e l’altro combattuto (più che svolto) in trincea nella lotta al virus, Paolo ha scelto di abbracciare la sua vecchia passione e dedicare una serenata a una paziente di una struttura Covid del capoluogo piemontese.
Nel video, girato da alcuni amici, si vede Paolo interpretare in strada “Quanno chiove” di Pino Daniele. Abbiamo provato a chiedergli qualcosa su quegli istanti ma si è schernito: “Non vorrei che si rendesse straordinario qualcosa che straordinario non è. E’ stato un gesto spontaneo rivolto a una signora, mia conterranea, che sta affrontando un periodo delicato – ci ha spiegato -. Sono contento che abbia fatto piacere anche agli altri pazienti dell’albergo, e se devo essere onesto è servito tanto anche a me. Ci ha fatti sentire tutti più uniti”.
Ecco, gesti semplici che diventano straordinari in un contesto di sofferenza e sacrificio. Il coronavirus ha schiarito gli sguardi sul valore effettivo dell’essenziale. Ma cos’è l’essenziale per Paolo Gallaro? “E’ proprio questo. La situazione economica del Paese era già precaria prima del coronavirus, oggi a un quadro già desolante soprattutto per noi del Sud si è aggiunta un’emergenza dura da affrontare, che ci sta togliendo energie sia sul piano fisico che psicologico. Dobbiamo collaborare tra noi e alimentare quello spirito di solidarietà necessario per farsi forza l’uno con l’altro”. E in effetti sì, poche cose al mondo sono in grado di unire quanto la musica.