Scuola, Mastella rilancia: “Il tempo perso si recuperi in estate”

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – “Non stiamo giocando con i ragazzi. C’è un’emergenza pandemica da considerare. Bisogna garantire la salute dei nostri giovani“.

Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, a margine dell’iniziativa di solidarietà dei lavoratori dell’Esaf presso la Chiesa dei Cappuccini, ha commentato con queste parole la vicenda del ritorno alla didattica in presenza degli alunni della scuola d’infanzia e le prima e seconda classe della scuola primaria. Secondo Mastella il comportamento del Governo Conte è balbettante, mentre è sul filo di lana il probabile sviamento del partito di Italia Viva di Renzi dalla maggioranza. 

Sulla scuola il primo cittadino di Benevento è apparso sicuro: “Eravamo già pronti a dicembre. Avevamo partecipato alle riunioni in Prefettura  sui servizi della mobilità I problemi erano i servizi extraurbani. Abbiamo anche accettato di partire a scaglioni l’11 settembre prossimo. Dobbiamo interrompere questo terremoto virale”. Quindi ha rilanciato la propria proposta: “Se necessario  possiamo recuperare questo tempo  perso il periodo estivo. Possiamo recuperare due mesi abbandonati: bisogna determinare una condizione di normalità“.

Il primo cittadino ha affrontato anche la questione della politica nazionale con il sostegno ormai certo  al Governo della senatrice Sandra Lonardo. Mastella ed  ha chiarito: “Lei sta votando responsabilmente. Il Governo però non vota a favore di se stesso Litigano continuamente. E’ singolare. Sarebbe catastrofico, andrebbe in discussione la stessa democrazia  andare nuovamente alle urne. Tutto il paese ha bisogno che  il sistema non si disarticolano, aumenterebbe la sfiducia dei cittadini. Non possiamo giocare su questo.. Ci sono problemi seri, come il ritardo sull’arrivo dei vaccini, le siringhe e gli aghi che non ci sono negli ospedali. Bisogna preoccuparsi di questo non del resto“.

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it