Benevento – L’area archeologica e del complesso monumentale della Chiesa di Sant’Ilario a Port’Aurea, nei pressi dell’Arco di Traiano, verrà valorizzata per una migliore fruizione da parte del pubblico. Approvato infatti dalla Giunta Comunale, il protocollo d’intesa tra Provincia di Benevento, Soprintentenza Archeologica e lo stesso Comune. Il 12 ottobre il Presidente della Provincia Claudio Ricci aveva incontrato e discusso con il Soprintendente Salvatore Buonomo, proprio per discutere del progetto proposto dall’Amministrazione Mastella.
Edificio, quello di Sant’Ilario, con una storia millenaria. Sconsacrato prima del 1712 e poi adibito a casa colonica, la costruzione fu acquistata nel 1974 dalla Provincia che ne venne in possesso definivamente solo dopo 20 anni di vertenze giudiziarie con il colono. Successivamente l’ente decise di trasformarlo in un Museo dell’Arco di Traiano inaugurato nel 2004. Un’area di 3800 metri quadri da cui, dopo una campagna di scavi archeologici, vennero alla luce importanti testimonianze di tre età diverse: romana, tardo antica e alto medievale (attualmente visibile). Di fatto con l’Arco di Traiano rappresenta un’unica area monumentale di straordinario valore che, anche se frequentata da turisti che fruiscono della Mostra Permanente dell’Arco di Traiano, denominata “I Racconti dell’Arco”, risulta esclusa o addirittura interdetta alla fruizione dei cittadini che non concepiscono l’area stessa come parco pubblico.
Così, per ottimizzare e valorizzare il bene pubblico, il Comune di Benevento, grazie al concorso di capitali privati, provvederà a realizzare, nell’ambito del proprio programma di intervento a favore di alcuni monumenti cittadini, una nuova illuminazione scenotecnica per la Chiesa di Sant’Ilario a Port’Aurea. La Provincia con l’approvazione del protocollo d’intesa assicura la piena cooperazione mentre la Soprintendenza, una volta approvato il progetto del Comune, si impegnerà a favorire la realizzazione e la coerenza scientifica, fatti salvi i propri poteri di supervisione e controllo su tutte le fasi realizzative.
Insieme agli interventi “estetici” si provvederà anche a realizzare tutte le misure di sicurezza necessarie tra le quali la videosorveglianza per garantire, da un lato la fruibilità dell’area da parte del pubblico e dall’altro la tutela e salvaguardia dello stesso.
Per tale scopo, le parti firmatarie istituiscono una apposita Commissione, paritariamente composta dai rappresentanti del Comune, della Provincia e della Soprintendenza, incaricata di predisporre, nel giro di tre mesi, un articolato programma finalizzato proprio alla fruizione pubblica dell’area.
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