Sanniti arrestati in Austria, emergono novità: c’è ottimismo per il rientro

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Airola (Bn) –  I crimini di varia natura, sia gravi che meno gravi oggi come in passato sono all’ordine del giorno in tutti i paesi del mondo. La stessa cosa vale anche per gli arresti che vengono effettuati dalle forze dell’ordine. La galera può essere un calvario. Soprattutto quando si è costretti a muoversi nello spazio angusto di una cella. Circondati da persone che parlano una lingua diversa. Con gli affetti lontani e senza riuscire a dormire. È la storia di tanti italiani che da colpevoli, o comunque in attesa di giudizio, si trovano detenuti all’estero. E’ la storia di Anthony Laudanna che con il suo amico Gianni Clemente era scomparso nei giorni scorsi dalla Valle Caudina. Secondo i media, i due ragazzi ritrovati in Austria, sarebbero stati fermati dalla polizia di Salisburgo con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga e porto abusivo di una pistola con la quale sarebbe stata anche ferita una persona. Ipotesi di reato che ovviamente dovranno essere accertate.

I familiari, nelle ore successive, hanno contattato l’Ambasciata Italiana a Vienna ed il nostro consolato a Salisburgo per conoscere con precisione i capi di imputazione. La famiglia di Anthony Laudanna ha affidato la difesa all’avvocato Alessandra Crisci che si è subito messa al lavoro con l’auspicio di far tornare presto in Italia il suo assistito. La penalista sta provando a risolvere il caso e nelle ultime ore sono arrivate novità importanti. Infatti, dalle fonti utilizzate, si è scoperto che il ragazzo è detenuto al carcere di Salisburgo ma per un reato di minore entità. In Italia si sarebbe risolto tutto in un paio di giorni ma visto che la vicenda ha avuto luogo in Austria, in questi casi le pene sono più severe. L’avvocato comunque è ottimista e mira a far rientrare nel Sannio il ragazzo entro massimo 15 giorni.

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