Campania “Zona rossa” ma il Sannio non ci sta: ipotesi ricorso

"Decisione vergognosa", il presidente dell'Asi Barone: "Non escludo ricorso contro l'ordinanza di Speranza"

Il ministro della Salute Roberto Speranza alla Camera durante informativa urgente sull'evoluzione della situazione relativa all'emergenza Coronavirus, Roma 26 Febbraio 2020. ANSA/GIUSEPPE LAMI
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La Campania, tutta la Campania, da ieri pomeriggio è “Zona Rossa“. Decisione ai più parsa legittima, persino tardiva, considerata la velocità di trasmissione del Covid – altissima – registrata in alcune aree della regione e in particolare nel Napoletano e nel Casertano.

C’è un’altra Campania, però, che da ieri sera è rossa sì ma anche di rabbia. Nell’Avellinese e nel Beneventano, infatti, il numero dei contagiati dal Coronavirus per quanto significativo non è certo da “lockdown”. E nel Sannio la protesta è pronta a montare. Già ieri il sindaco del capoluogo Clemente Mastella non ha esitato a parlare di “decisione vergognosa“. Sulla stessa falsariga si è espresso Luigi Barone, presidente del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Benevento. Ma Barone non si è fermato alla critica. Via Facebook, il vertice dell’Asi non ha escluso la presentazione di un ricorso contro l’ordinanza del ministro Speranza. Strada percorribile? Nelle prossime ore, probabilmente, qualcosa in più sapremo, visto che alcuni studi legali stanno già attenzionando la situazione. Di seguito, intanto, l’intervento di Barone: 

Benevento zona rossa è sinceramente una vergogna attuata da chi non conosce territori, province, luoghi, valori, storie… Ma come si fa ad accomunare il Sannio (1.665 malati Covid), che stando ai dati ufficiali della Protezione Civile è la nona miglior provincia d’Italia per minor casi Covid, a Napoli (64.346) e/o Caserta (19.201)?  Se il Governo nazionale ha scelto di applicare il modello di chiusure (giallo, arancione e rosso) a seconda delle criticità di singoli territori, Benevento non doveva mai diventare zona rossa. Invece per una scelta sconsiderata si è chiusa l’intera Campania penalizzando anche i territori che hanno pochi casi Covid. Se invece il Governo nazionale, così come fece a marzo, avesse scelto di decretare un lockdown generale (scelta saggia) allora nessuno avrebbe potuto reclamare nulla. Oggi ci troviamo nella condizione che Benevento è al pari di realtà provinciali che hanno 100mila, 50mila o 30mila casi. Nel beneventano ad oggi abbiamo 1.665 casi, in alcune province del nord i casi dell’intero Sannio sono riscontrati in un solo comune. Ma si va oltre: i casi totali del Sannio sono stati superati per casi giornalieri a Napoli e altre province nel report della Protezione Civile di oggi (riferito ai dati di ieri): il Sannio ieri ha avuto 90 nuovi contagi Covid, Napoli 2.350, Torino 2.259 etc etc.  ONESTAMENTE NON ESCLUDEREI UN RICORSO CONTRO L’ORDINANZA DEL MINISTRO SPERANZA”.

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