Sampdoria-Benevento: il day-after tra corsi e ricorsi storici

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Come risvegliarsi da una sbronza notturna. L’umore è sempre un pò a sorpresa. Di certo ieri notte non è stato facile prendere sonno nonostante le temperature in calo sul Sannio. Pensare e ripensare al match non ha fatto benissimo ma ha almeno chiarito le idee. Quasi tutti si sarebbero aspettati un approccio diverso alla massima serie, più complicato e sofferto. Il parallelo viene facile con la prima al “Vigorito” in cadetteria di circa 12 mesi or sono: timorosa e in difficoltà sotto i colpi della Spal fino al gol di Ciciretti, propositiva e garibaldina al “Ferraris” fino al gol del “solito” talento romano, ancora in gol all’esordio. Poi la gara ha avuto una netta inversione di tendenza, la Samp ha capito che avrebbe potuto perderla e, scampato un altro pericolo, ha fatto sul serio ribaltando la gara con la doppietta di Quagliarella (già in rete contro la strega il 4 aprile 2004 in Chieti – Benevento 2-0).
Ma restano sensazioni molto positive, tra queste l’approccio sbarazzino e la vivacità in fase offensiva. Per qualche ora il mercato non è stato argomento focale, la squadra in campo ha sopperito a qualche mancanza e c’è la consapevolezza che se dovessero arrivare gli innesti giusti, il Benevento potrebbe farsi preferire ad altre contendenti nella lotta salvezza. 

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