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Roberto azzurro, il talento istrionico di un artista

+++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ Una foto dal profilo Facebook di Roberto Azzurro, attore e regista teatrale di 53 anni, accoltellato nel Sannio, nei pressi dello svincolo per Paupisi sulla SS 372, ora ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale "Rummo" a Benevento, 5 agosto 2017. FACEBOOK
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Benevento – Roberto Azzurro è un attore, regista e autore teatrale tra i più apprezzati del panorama nazionale.

Sempre pronto a contraddirsi come ogni vero artista inteso a portare cambiamento fra i luoghi comuni che vanno inevitabilmente sedimentandosi in ogni settore, Azzurro costituisce davvero un istrionico mondo a sé nel mondo del palcoscenico napoletano

 Debutta in teatro con Antonio Casagrande e da allora ha recitato con Mario Carotenuto, Nello Mascia, Pietro De Vico, Piera Degli Esposti, Mario Scarpetta, Giancarlo Cobelli, e Antonio Calenda. Con quest’ultimo ha collaborato per sette anni da aiuto regista, assistendolo nella direzione di attori quali Anna Proclemer, Giorgio Albertazzi, Roberto Herlitzka, e Gabriele Ferzetti.

Come regista dirige attori quali Piera Degli Esposti, Angela Pagano, Maria Paiato, Giorgio Colangeli.

Dal 2003 comincia una più attiva collaborazione con Carlo Cerciello: è da dieci anni insegnante di recitazione del Laboratorio Permanente del Teatro Elicantropo, e lavorando con lui, come attore, in spettacoli quali Girotondo di Schnitzler, Macbeth, Brutto, Italietta (in cui dà voce e corpo a Pier Paolo Pasolini ).

Con Terrore e miseria del Terzo Reich di Bertolt Brecht, in cui interpreta un grottesco e originale Adolf Hitler, vince il Premio Oscar per il Teatro Il Primo 2008 e il Premio Girulà 2009Miglior attore protagonista.

È stato Boniface de Castellane ne L’arte di essere povero

Ha molto collaborato con Manlio Santanelli interpretando molto del suo teatro di questi ultimi anni.

Primo attore in Italia a portare in scena in Italia, gli atti del processo di Oscar Wilde con lo spettacolo Oscar Wilde, il processo, che è in scena ripetutamente da cinque anni riscuotendo consensi di critica e pubblico, essendo tra l’altro la prima edizione teatrale italiana degli atti del processo a Oscar Wilde.

Insegue un teatro, negli ultimi anni, scevro da qualsivoglia effetto speciale, in cui tutto gira intorno all’attore e al testo.

Tra gli autori con cui collabora, Carolina Sellitto, embriologa e scrittrice, che ha scritto per lui Sul nascere, conferenza/lezione accademica sulla fecondazione assistita, che sposa in pieno la sua idea di teatro.

Idea di teatro che trova largo e profondo effetto nella sua invettiva Unalampa, spettacolo portato in scena da solo o accanto l’altro artista eclettico Fabio Brescia , che è un j’accuse doloroso e motivato contro i mali dei napoletani e della sua stessa Napoli. E il suo dispiegato “fujitavenne ” di Eduardo de Filippo , è stato lodato da un veterano teatrale quale Giacomo Izzo.

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