Benevento, Roberti ai giovani: “Imparate a capire che l’illegalità non paga” (VIDEO)

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Benevento – Sala piena nel Centro Cultura “R. Calabrìa” di Piazza Orsini. Tanti giovani per ascoltare le parole di Franco Roberti, Assessore Regionale alla Sicurezza e Legalità e già Procuratore nazionale antimafia. L’iniziativa rientra nel percorso voluto da “CIVES – Laboratorio di formazione al bene comune” sul tema: “Forti contro la corruzione e le mafie”, giunto alla dodicesima edizione. Per l’esattezza questo è stato il decimo incontro. Il tema è di fondamentale importanza, oltre che essere di una preoccupante attualità Era importante parlare coi giovani soprattutto per capire di cosa si parla e come dover affrontare situazioni del genere. Ha aperto l’incontro Ettore Rossi, direttore dell’Ufficio per i problemi sociali.Ha preso la parola anche Michele Martino, referente provinciale di Libera Benevento.

Nessun territorio di questo paese è immune dal rischio criminalità – così ha fatto il suo esordio Franco Roberti. Un concetto che tocca anche le cosiddette isole felici. Anzi anche quelle che venivano considerate tali,come il Sannio, il Molise o la Basilicata, devono essere attenzionate perchè ci sono presenze inquietanti anche in questi territorio.. Anzi, se propria la vogliamo dire tutta, sono questi i territori dove serve maggiore attenzione perchè c’è bisogno di prevenire le infiltrazioni malavitose. Per combattere i fenomeni di corruzione e malavita servono strumenti, professionalità e risorse economiche. Parliamo di due fenomeni antichi: la corruzione è vecchia come il mondo, la mafia ha almeno due secoli di vita ed entrambe non si riescono a sradicare perchè sono accomunate da un elemento: il patto di omertà. Così come bisogna eliminare il pensiero che esista una riprovazione sociale perchè spesso, erroneamente, si pensa che una quota di corruzione serva a far girare l’economia. E invece è tutto il contrario, è un freno per l’economia e genera gravi danni. Per combattere corruzione e mafie servono gli strumenti adatti, non bastano buone leggi, bisogna attuarle. La cosa principale, però, è far capire ai giovani che l’illegalità non paga”.

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