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Limitazioni alla ristorazione, da Mio Campania un nuovo grido d’allarme

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Benevento – Nuovo Dpcm e nuove regole per ristoratori e baristi per contrastare il Covid-19. Il mondo della ristorazione è però contrario. E’ quanto emerso dalla riunione tenuta da Paolo Bianchini del Movimento Italia presso il Grand Hotel il Molino con gli esponenti del Movimento Ristorazione Campania.

Le nuove regole stringenti, che di fatto impongono chiusure anticipate e con un numero di clienti dimezzato, non sono affatto piaciute, in particolare quelle riguardanti i matrimoni. E se il mese di agosto scorso il comparto ha quanto meno retto l’urto della crisi dopo le lunghe e drammatiche settimane del lock down, ora si è molti preoccupati per i mesi successivi. A livello nazionale questi due comparti hanno perso circa il 40% del fatturato, a livello locale la perdita sarebbe superiore al 50%.

Le limitazioni degli orari unitamente all’incubo delle ingiunzioni di pagamento delle cartelle esattoriali, stanno per far perdere la pazienza ai ristoratori e baristi. Una delle richieste pressanti degli operatori è stato infatti quello di prorogare la Tosap free per tutta la fase emergenziale. Si tratta comunque di una normativa nazionale che può essere rivista solo dal Governo centrale.

Bianchini ha attaccato: “E’ iniziata ormai la caccia agli untori che sono naturalmente i bar e i ristoranti. Sono la catena più debole da colpire. Il contagio avviene all’interno delle famiglie o sui mezzi di trasporto e invece si colpisce il mondo della ristorazione. Colpiscono di fatto un settore strategico e che produce un 13% del Pil per nascondere l’incapacità del Governo. Il martellamento mediatico sui contagi impaurisce i cittadini che si chiudono dentro casa. I centri storici sono devastati, le città d’arte pure e non si vede nessun turista straniero. Sono scelte assurde e incongruenti. Bisogna smetterla, servono aiuti e sostegni a questi esercizi. Le aziende non hanno più soldi”

Il  responsabile regionale del Mio Campania, Mario Carfora ha spiegato: “Dalla metà di luglio fino a metà settembre abbiamo lavorato bene. Ma dagli ultimi 10 giorni abbiamo avuto un crollo. C’è paura, psicosi. Il nuovo Dpcm è penalizzante per tutto il comparto della ristorazione degli eventi. Il limite di persone è assurdo, è troppo severo”.

Nel pomeriggio di oggi i responsabili hanno incontrato anche il consigliere regionale Luigi Abbate affinché porti al presidente della Regione, la preoccupazione di tutti gli esercenti: “Qui si rischiano molte chiusure“.

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