Benevento – Undici anni fa era in Eccellenza; oggi Marco Zaffaroni si gode la ribalta. La sua sembrava essere una storia senza lieto fine. Chiamato dal Chievo, prima delle vicende societarie che hanno portato all’esclusione dei clivensi dalla serie B, il tecnico milanese sembrava aver visto passare il treno di una vita. Il premio per chi di gavetta ne ha fatta parecchia, approdando tra i professioni solo nella stagione 2017/18 con il Monza, a 48 anni. Due tornei di C con i brianzoli, altrettanti alla guida dell’Albinoleffe ed eccola arrivare la chiamata tanto attesa. Un sogno apparentemente destinato a svanire insieme al Chievo, costretto a ripartire addirittura dalla Terza Categoria. E invece il telefono di Zaffaroni è tornato a squillare, dall’altra parte della cornetta il direttore sportivo del Cosenza Roberto Goretti. “Marco, torniamo in B e vogliamo te sulla panchina“, saranno state più o meno queste le parole dell’ex centrocampista proferite all’allenatore, destinato a salire su un’areo che lo avrebbe portato da Verona a vivere la sua prima esperienza al Sud.
L’impatto con il campionato non è stato di quelli memorabili ma era prevedibile. Colpa di una squadra costruita in fretta e furia, rimasta in bilico tra la C e B. Una corsa contro il tempo che ha portato in dote le sconfitte esterne, messe probabilmente in preventivo, contro Ascoli e Brescia. La sosta, mai tanto attesa e desiderata, è servita per sistemare le ultime lacune, dando modo a Zaffaroni di lavorare senza l’assillo del campionato e del risultato. Non è un caso che al ritorno in campo la musica sia cambiata: tre vittorie di fila al San Vito-Marulla, superando Vicenza, Como e Crotone, con in mezzo il pareggio esterno di Perugia. Dieci punti che hanno dato un sapore diverso all’avvio di stagione, facendo salire alla ribalta il Cosenza, eletto da più parti a una delle sorprese della prima parte di campionato. Giudizi che neanche il passo falso di Alessandria ha scalfito. Un nuovo stop e una nuova ripartenza, dopo le Nazionali la formazione di Zaffaroni ha impattato in casa con il Frosinone, conservando l’imbattibilità tra le mura amiche dove i lupi hanno costruito fino ad ora le loro fortune. Sabato la trasferta di Benevento, su di un campo dove i calabresi non vincono dalla stagione 1980/81, quando si imposero con una doppietta di Prima. Di Frigerio la rete del Benevento, ma quelli erano altri tempi.
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