Il docente Carlo Mazzone da Mastella: “Orgoglioso del riconoscimento” (FOTO)

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Benevento – Il sindaco di Benevento Clemente Mastella  ha ricevuto questa mattina in Sala Giunta a Palazzo Mosti il candidato al Premio Internazionale quale miglior professore al mondo, Carlo Mazzone, docente di tecnologie dell’informazione e della comunicazione e informatica, dell’Istituto Tecnico “Bosco Lucarelli” di viale San Lorenzo. Presente anche l’assessore comunale Rossella Del Prete.

Non è ovviamente da tutti entrare a fare parte della rosa dei dieci finalisti dell’edizione del 2020 del “Global Teacher Prize”: e quanto meno opportuno e meritato è stato dunque il riconoscimento che il primo cittadino di Benevento ha tributato al docente ricevendolo nella Casa comunale e consegnandoli un attestato di merito. 

Il primo cittadino ha sottolineato: “Siamo orgogliosi del docente Carlo Mazzone. Lui è originario di Ceppaloni. Questo attestato è da parte della città intera.  Occorre ridare maggior ruolo agli insegnanti. La scuola italiana farebbe passi enormi. Gli studi e la loro professionalità sono importanti”. 

Il docente, dal canto suo, ha spiegato: “E’ un grande orgoglio per me entrare in questa speciale classifica. Rappresenta il Premio Nobel dei docenti, una competizione che vuole accendere un faro positivo sulla scuola”. Mazzone ha anche descritto le reazioni dei suoi allievi rispetto alla prestigiosa notizia del “Global Teacher Prize”: “I ragazzi provano orgoglio, ma anche un pò di imbarazzo. Oggi la scuola pare un set cinematografico, perché sono in molti quelli che vengono a trovarci. Spero che tutto questo interesse non rimanga un fattore isolato. Deve essere duratura questa attenzione verso il nostro mondo della Scuola, e non sporadica”.

Passando a temi di stringente attualità legati al posizionamento della scuola nella contemporaneità, Mazzone ha detto: “Non bisogna demonizzare la didattica a distanza. Era l’unica soluzione ai tempi del Covid 19. Quando sento chi critica questo metodo di lavoro mi viene da sorridere: l’alternativa, infatti, era lasciare da soli i ragazzi. Abbiamo fatto un lavoro enorme. E’ ovvio che il primo ottobre scorso quando li ho rivisti i miei ragazzi è stato emozionante. La scuola italiana è stata un eccellenza e lo è da sempre”.  

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