Benevento – Farsi del male da soli, un’arte a cui i difensori del Benevento negli ultimi tempi sembrano particolarmente affezionati. Anche nella trasferta di Genova i gol regalati agli avversari non sono mancati finendo per risultare decisivi. Per la quinta volta nel girone di ritorno la Strega è riuscita a portarsi in vantaggio senza raccogliere i tre punti al novantesimo, un dato che la dice già lunga sul ruolino registrato nelle ultime giornate. Se a questo aggiungiamo che quattro delle ultime sette reti incassate sono state praticamente confezionate e decorate con un fiocco giallorosso, il discorso si fa ancora più opaco.
Andare in vantaggio in uno scontro diretto, per giunta in trasferta, non è cosa da poco. Farlo due volte nel giro di un quarto d’ora somiglia tanto a un’impresa, annullata però dalle ormai immancabili disattenzioni. Sull’uno a uno Barba ha praticamente fornito un assist a Pandev, che ha poi ringraziato Depaoli – molle e impacciato – nel finalizzare l’azione del 2-2 battendo ancora Montipò.
Che la retroguardia di Inzaghi stia vivendo un periodaccio lo ricordano anche le recenti uscite con Lazio e Sassuolo. All’Olimpico sono arrivati ben due autogol e un rigore procurato, oltre che il ‘lasciapassare’ per Immobile, troppo libero di colpire a rete in occasione del momentaneo 2-0. Precedentemente era stato De Zerbi a scartare uno dei regali difensivi della Strega, quando Boga ha seminato il panico troppo facilmente costringendo Barba all’autogol decisivo.
In totale fanno tre autogol in tre partite, contornati da passaggi in zona gol agli avversari e defaillance che una squadra che vuole salvarsi dovrebbe assolutamente evitare, come quella che stava consentendo a Destro di segnare indisturbato il 3-2 alla mezz’ora. In quel caso era stato Depaoli a non tenersi in linea coi compagni di reparto, e se non fosse stato per l’uscita di Montipò forse staremmo parlando di altro.
Tornando al capitolo rimonte, rappresenta un tasto dolente per il Benevento che ha di che mangiarsi le mani. Dopo il giro di boa i sanniti sono riusciti a portarsi in vantaggio contro Genoa, Parma, Sampdoria e Torino senza però ottenere i tre punti. Circostanze che in un modo o nell’altro potrebbero finire per pesare sul cammino verso la salvezza, considerando che quasi tutte le avversarie citate rispondono al nome di dirette concorrenti.