Restano tesi i rapporti tra Comune e Provincia di Benevento. A prendere la parola, questa volta, sponda palazzo Mosti, è Vincenzo Russi, assessore all’Ambiente della giunta Mastella. Oggetto del contendere, il ‘niet’ con cui il dirigente del settore Ambiente della Provincia Gennaro Fusco ha replicato a una missiva con cui da via Annunziata si chiedeva di provvedere alla pulizia dell’alveo dei fiumi che attraversano il capoluogo.
Risposta che Russi non condivide né nella forma, né nella sostanza.
“I toni ed i contenuti della nota inviata dall’ingegnere Perlingieri (dirigente settore Ambiente del Comune, ndr) erano cordiali, rispettosi dei ruoli e delle leggi – dichiara l’assessore Russi. Non mi sembra – prosegue – di altrettanto garbo la risposta, soprattutto se si considera che la competenza della manutenzione e della pulizia dell’alveo dei fiumi sicuramente non è del Comune di Benevento e la derattizzazione, disinfestazione e sanificazione attengono alla Asl”.
“Al massimo – spiega l’esponente mastelliano – il Comune provvede ad elevare qualche multa se viene colto in fragranza di reato chi sversa o getta rifiuti”.
Ma le doglianze dell’assessore Russi non si esauriscono nella questione pulizia dei fiumi. Anche la nota, sempre inviata dalla Provincia, relativa alla discarica di Piano Borea e ancora a firma del dirigente Fusco, è considerata da palazzo Mosti “strana e imprecisa”. “Alla luce della sospensiva ed in attesa che si chiarisca chi è il gestore del sito, – dichiara in tal senso Vincenzo Russi – il Comune proprietario del suolo attraverso gli uffici preposti ha avviato subito le procedure previste dalla legge chiedendo alla magistratura il dissequestro per poter effettuare prelievi all’esito dei quali affidare con urgenza ad un gestore ambientale l’aspirazione del percolato per poi procedere ad un piano di caratterizzazione ed un progetto finalizzati alla richiesta di un finanziamento per la bonifica e la messa in sicurezza del sito”. “Il tutto nel più breve tempo possibile, nel totale rispetto delle leggi e della normativa vigente in materia e fatte salve le rivalse degli interventi in danno di terzi”.
Inoltre, prosegue l’assessore, il Tar, contrariamente a quanto afferma la Provincia, non ha dato torto all’ente di via Annunziata ma ha semplicemente accolto la sospensiva. E dunque, “non si capisce a che titolo l’ingegnere Fusco chiede che vengano avviati atti e percorsi che, se solo avesse chiesto, sono già stati avviati dal Comune il giorno successivo alla sospensiva”.