Benevento – TANA, se sbagli ti scopro! E’ questo l’innovativo progetto ideato da Mattia Simeone e Chiara Ciampi, due studenti dell’Istituto Tecnico Industriale G.B. Bosco Lucarelli di Benevento. I due ragazzi, in collaborazione con i docenti Maria Dolores Corbo, Angelo Pucillo, Carlo Mazzone e il coinvolgimento di Domenico Ialeggio e Luca Capobianco, hanno sviluppato un prototipo che ostacolerebbe una delle condotte più incivili commesse dagli automobilisti: parcheggiare negli stalli dedicati ai disabili senza averne diritto.
“Il progetto – ci racconta Mattia – nasce dall’esigenza di voler aiutare tutte le persone disabili che si trovano, quotidianamente, in condizioni di disagio dovute alla superficialità di alcuni cittadini. Nello specifico il dispositivo messo a punto è in grado di entrare in funzione in maniera rapida ed efficace rispettando nel contempo la normativa europea e le leggi sulla privacy”.
Il funzionamento pratico appare relativamente semplice: “Funziona così: quando il veicolo, dotato di pass per disabili, sosta nell’apposito parcheggio, una centralina posta sulla colonnina riceve il segnale e incomincia automaticamente la verifica. L’impianto di bordo cioè risponde alla “chiamata” del dispositivo. La centralina legge la presenza del veicolo identificato e acconsente il parcheggio ritrasmettendo il codice identificativo univoco in suo possesso”.
Insomma, una sorta di telepass per gli automobilisti con disabilità. Un dispositivo che andrebbe, come ci spiega Chiara, implementato con un database comunale:
“E’ evidente che l’emissione di un pass per disabili deve essere registrata presso i Comuni di residenza in un database che sia riconoscibile dal microcomputer inserito nella colonnina del parcheggio. In caso di parcheggio da parte di un’autovettura sprovvista di pass, non ci sarà nessun segnale scambiato tra automobile e microcomputer e una fotocamera fotograferà il veicolo, per poter risalire all’autore della sosta non autorizzata. Tutta la transazione non richiede che pochi decimi di secondo. Tramite Wi-fi si invierà una copia delle foto alle autorità locali addette a visionare i parcheggi che potranno rilevare l’infrazione in tempo reale. Il dispositivo potrà servire alla corretta fruizione delle zone cittadine anche per altre applicazioni come i parcheggi rosa, aree a traffico limitato, parcheggi per residenti ecc.“
L’aspetto prettamente tecnico di TANA è ben spiegato dai due studenti della classe quinta ECA dell’I.T.I. Lucarelli:
“Tana si compone di un sistema collocato in una colonnina (basato su fotocellule e fotocamera) e di un apparato di bordo, composto da un transponder da tenere sul parabrezza anteriore dell’auto. La tecnologia utilizzata si basa sul sistema RFID semi-attivo utile perché dotato di alimentazione autonoma tramite batteria nell’unità di bordo. L’unità fissa è composta da un microcomputer (Raspberry Pi3 Model B) il quale consente la programmazione dei pin digitali (GPIO) mediante l’utilizzo del linguaggio di programmazione Python. Lateralmente, in corrispondenza delle strisce gialle che delimitano il posto, sono presenti dei sensori (fotocellule) i quali si occupano di verificare la presenza del veicolo. Il modulo di bordo è composto, invece, da un tag RFID a 413MHz.”
Il prossimo step per il progetto TANA è partecipare con il primo prototipo al concorso Giovani e le Scienze che si svolgerà a Milano dal 24 al 26 marzo. “Abbiamo il primo prototipo pronto e speriamo di essere scelti. Visto che anche attraverso servizi televisivi di denuncia è stato acclarato che il parcheggio improprio nello stallo di sosta per i disabili è una delle infrazioni più frequenti il nostro obiettivo è quello di trovare una soluzione al problema facendo comprendere agli automobilisti che è un atto deprecabile da punire con una giusta sanzione”.